Il centrocampista azzurro parla dal ritiro della Nazionale a Coverciano
ITALIA DE ROSSI NAZIONALE MONDIALE BALOTELLI / COVERCIANO – E' uno dei giocatori più rappresentativi della Nazionale. Daniele De Rossi, a pochi giorni dal Mondiale, parla da leader dal ritiro dell'Italia a Coverciano. Ecco le sue parole nell'intervista oggi in edicola sulle colonne de 'La Gazzetta Sportiva':
TENSIONE – “Noi azzurri siamo soliti fare una battuta: inizia il campionato dei mangiatori di unghie. Ti sale l’adrenalina, sai che il mondo ti sta guardando”.
LA VITTORIA DI BERLINO – “Incredibile, una sensazione che non puoi capire finché non la provi. E poi negli anni non svanisce mai. Io, poi, ho pure avuto la fortuna di assaporarla da giovane e di tirare un rigore in finale. Tutti i momenti che mi vengono in mente sono legati a quella serata”.
DIFFERENZE TRA 2006 E OGGI – “La forza del gruppo, la forza mentale. Il Mondiale arrivò poco dopo lo scandalo di Calciopoli, eravamo scossi e anche un po' imbarazzati. Eppure tutto questo ci ha rafforzato e unito. Eravamo pieni di giocatori forti, con un allenatore forte”.
BALOTELLI – “Andrebbe conosciuto per giudicarlo, e io lo conosco. Anche per colpa sua non passa sotto traccia, ma lui è un buono. Ho conosciuto tanti giocatori egoisti, lui invece è un bonaccione”.
TALENTI DEL MONDIALE – “Quei sei-sette di classe eccelsa, come Messi e Neymar, ma ci saranno rivelazioni come sempre. Giocatori come Pirlo, Oezil e Iniesta tireranno fuori quel qualcosa in più che loro posseggono. Gli avversari più forti che ho incontrato? Xavi e Iniesta. Ai Mondiali non ho mai incontrato Messi e Ronaldo, magari capiterà quest'anno”.




















