Il dirigente bianconero torna a parlare del match di Champions League ad un master di management dello sport
JUVENTUS MAROTTA GALATASARAY CHAMPIONS LEAGUE/ ROMA – Invitato al quarto master di management dello sport organizzato dalla '24ore business school' di Roma, Giuseppe Marotta si è concesso anche ai microfoni del 'Corriere dello Sport' davanti ai quali ha parlato della Juventus come modello economico vincente nel panorama italiano.
CHAMPIONS LEAGUE – “La prima peculiarità di una società di calcio, come per ogni altra impresa, è il risultato. Ci sono fattori imponderabili che possono valere milioni e rischi non calcolabili – ha spiegato Marotta – Uscire dalla Champions League contro il Galatasaray, in quell'incredibile pantano di Istanbul, ha significato una perdita di 25 milioni di euro“.
DIRITTI TV – “Da dirigente della Juventus devo sostenere la vendita soggettiva dei diritti televisivi, visto che siamo passati dai 110 milioni di euro pre Melandri agli attuali 89/90 milioni. La ratio invece era quella di dare maggiore equilibrio contributivo a favore delle piccole squadre ma la forbice tecnica è rimasta la stessa”.
STADIO – “Per la Juventus lo stadio è fondamentale nella diversificazione dei guadagni. I ricavi sono triplicati rispetto all'Olimpico, lo Stadium ha creato maggiore occupazione ed è aperto tutta la settimana. E in Italia stiamo ancora aspettando la benedetta legge sugli stadi accettando situazioni emblematiche come quella di Cagliari“.




















