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Serie A, Cantona: “Balotelli speciale. Si', alla Juve sarei andato”. E su Ibra…

L'ex fuoriclasse del Manchester United ha presentato il suo documentario 'I ribelli del calcio'

CANTONA BALOTELLI JUVENTUS IBRAHIMOVIC / LIONE (Francia) – Lunga intervista sulle colonne de 'La Gazzetta dello Sport' per Eric Cantona. Presente ieri a Lione per il suo documentario 'I ribelli del calcio', l'ex fuoriclasse del Manchester United ha toccato molti argomenti. A cominciare dall'arresto londinese di poche ore prima: “Ho litigato con un paparazzo troppo invasivo e sono finito tre ore in commissariato, ma lo scandalo è stato montato dai giornalisti visto che quell'uomo non ha un graffio”.

RIBELLI – “Ibrahimovic? Non basta essere pieni di tatuaggi e mettersi il gel per essere ribelli. Io, Ibra e Balotelli non possiamo essere definiti tali: siamo nulla paragonati a chi racconto nel mio documentario, come il cileno Caszely, a cui torturano la madre perché si opponeva alla dittatura come Socrates in Brasile, il bosniaco Pasic rimasto a Sarajevo per insegnare calcio ai bambini sotto i bombardamenti, Drogba che si oppose alla guerra in Costa d'Avorio, Mekloufi che rinunciò alla Francia per fondare la Nazionale di ribelli algerini”.

JUVENTUS – “Se avrei scelto la Juve? Perché no? Di sicuro ha fatto bene Pogba a lasciare Manchester e la Juve a prenderlo”.

ITALIANE FUORI DALL'EUROPA – “E' solo un ciclo. Il Milan e le altre torneranno grandi”.

BALOTELLI – “E' un grande giocatore, il cui talento si vede nei gol. Ha forza mentale per sostenere il suo enorme impatto mediatico, ed è un esempio per un Paese che solo ora inizia a fare i conti con l'immigrazione”.

 

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