Il Ct ha parlato dei possibili convocati per i Mondiali barsiliani
ITALIA PRANDELLI 23 / ROMA – Nel corso di un'interessante intervista concessa a 'La Repubblica', il CT azzurro Cesare Prandelli ha fatto il punto sulla Nazionale a pochi mesi dai Mondiali: “Sugli orari ha deciso la tivù, non entro nel merito. Piuttosto, io sono affascinato dall'idea della partita in Amazzonia con l'Inghilterra e spero che davvero quel giorno il pubblico brasiliano faccia il tifo per noi. Quanto al clima, il recupero delle energie sarà fondamentale. Saremo attentissimi a ogni particolare, a cominciare dall'alimentazione“.
USA 94 – “Stiamo valutando tutto: vogliamo arrivare preparatissimi. Mi confronterò anche con Sacchi e con Albertini sulla loro esperienza a Usa '94, per certi versi simile quanto a sbalzi termici e a lunghezza delle trasferte. Cercare di creare condizioni climatiche omogenee può essere importante. L'esperienza della Confederations Cup è stata preziosissima, non mi era mai capitato che 8 giocatori su 11 mi chiedessero il cambio, come è successo con Giappone e Uruguay. Allora ci spaventammo. Oggi sappiamo che nel corso della stessa partita ci possono essere notevoli oscillazioni di rendimento e che non bisogna lasciarsene impressionare”.
TIME OUT – “Al prossimo workshop chiederemo ufficialmente il time-out di 40″ per bere. Va introdotto per regolamento, non per un accordo estemporaneo tra i capitani e l'arbitro. Altrimenti il rischio è che le squadre buttino fuori il pallone apposta, per dissetarsi con le bottigliette dietro la porta. Se vogliono lo spettacolo, devono metterci nelle condizioni di darlo”.
RITIRO – “Innanzitutto io faccio il ct, non il turista, e tutelo la squadra: non andiamo mica in Brasile per passare le serate a Rio. E poi utilizzeremo per le trasferte l'aeroporto militare di Santa Cruz, che è vicino a Mangaratiba. In più avremo il clima migliore: ne ho avuto conferma da chi vive e allena in Brasile. Al Nord non si potrebbero fare due allenamenti al giorno per via dell'umidità. Comunque, tra la seconda partita con la Costarica a Recife e la terza con l'Uruguay a Natal, resteremo in ritiro nel Nordeste, per evitare il disagio del doppio trasferimento, avanti e indietro”.
RITIRO APERTO – “Tutte le novità spiazzano. E spiazzano soprattutto i bigotti e i conservatori. Abbiamo già fatto l'esperimento in Confederations e ha funzionato benissimo. Non è che la squadra non si concentri. Anzi, lavora meglio. Famiglie e bambini stemperano le tensioni”.
CODICE ETICO – “Io non vado a penalizzare chi è già stato squalificato e ha scontato la punizione: il codice non è retroattivo. E' un regolamento interno importante per la disciplina e i giocatori, per fortuna, l'hanno capito benissimo. Invece in Italia non si vogliono mai cambiare sul serio i comportamenti, in profondità. Si preferisce sollevare polveroni sul nulla. In Brasile, però, ci saranno restrizioni sull'uso dei social network da parte degli azzurri. Precisiamo anche questo. Io non sono contro i social network, ci mancherebbe: rappresentano il futuro e non ho mai pensato di abolirli. Semplicemente, in un torneo mediatico come il Mondiale non si può pensare di parlare via web alla moglie, alla fidanzata o agli amici, perché qualunque messaggio arriva a tutto il mondo. Perciò, durante quel periodo, chi avrà bisogno di dire qualcosa in pubblico lo farà in conferenza stampa, cioè attraverso il canale che include tutti i media, incluso il web”.
BALOTELLI – “Io penso che lo si debba aiutare a tirare fuori tutto il suo grande potenziale di campione. E che Seedorf, in questo senso, sia l'ideale: con lui può trovare intesa, affinità e un rapporto quotidiano di vicinanza sincera. E' chiaro che in Brasile conterà anche il suo stato di forma”.
23 – “Stringerò il cerchio al momento opportuno. Oggi ne ho in mente 33-34, perché purtroppo gli inconvenienti sono dietro l'angolo”.
ROSSI – “Lui è unico, caratterialmente e non solo: può fare la seconda punta, pur avendo le caratteristiche della prima. E sul primo controllo, che è quasi un dribbling, mette sempre in crisi gli avversari. Oggi posso solo dire che spero di recuperarlo”.
GIOVANI – “Ho sempre detto che ero curioso di vedere come avrebbero reagito i nostri giovani talenti alle difficoltà: sono quelle che forgiano il campione. Hanno ancora qualche mese per dimostrare di esserlo”.
LISTA – “Sara' aperta fino all'ultimo”.
ATTACCO – “Osvaldo, Gilardino, Pazzini, Matri, Destro: li sto osservando tutti”.
VETERANI – “Mi piacerebbe sentire più entusiasmo, di fronte alla prospettiva del Mondiale: quando feci l'ipotesi di ricorrere a qualche veterano, ero sincero. Deciderà il campo. Certo, io devo anche considerare il gruppo che ha conquistato la qualificazione”.
OBIETTIVO – “Per non avere rimpianti abbiamo l'obbligo di partire pensando di ottenere il massimo. E per poterlo pensare, dobbiamo essere preparati per ottenere il massimo. Dietro questa spedizione ci sono anni di lavoro. Non è detto che ci si riesca, ma bisogna partire per vincere”.
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A.C.




















