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Siena, Mezzaroma: “Pronto a vendere. Calcioscommesse? Fiducia nella legge”

Il presidente del club toscano parla a trecentosessantagradi dei problemi del calcio italiano

SIENA MEZZAROMA CALCIOSCOMMESSE STADIO / ROMA – Massimo Mezzaroma, presidente del Siena, è stato ospite della trasmissione '48 minuti' su 'Sport Uno'. Questi i passaggi salienti dell'intervista che lo ha visto protagonista.

SIENA – “Il Montepaschi vedeva il Siena come uno strumento indispensabile all’interno degli equilibri della città e cercava soluzioni. Oggi questo sistema è imploso e la città si sta leccando le ferite. Si è candidata ad essere capitale europea della cultura nel 2019. E’ una piccola città di 48mila abitanti ma ha un afflusso di 6 milioni di turisti all’anno. È come se Roma avesse 400 milioni di visitatori all’anno”.

CALCIOSCOMMESSE – “Siamo finiti in questa vicenda perché uno dei protagonisti di questa vicenda giocava per il Siena. Sul tema sono state fatte ricostruzioni giornalistiche, ma dico che bisogna avere fiducia nelle regole e in chi le deve far rispettare, ed è triste pensare che Farina per avere un posto di lavoro sia dovuto andare in Inghilterra“.

PROBLEMI CALCIO ITALIANO – “Il calcio spende almeno il 25% in più di quello che incassa. Credo che almeno 30 delle 42 società tra Serie A e B siano in vendita. Il problema è che non ci sono acquirenti. Se ci
fosse un acquirente per il Siena mi farei da parte. Il mondo del calcio ti può destabilizzare. La cosa triste è che negli ultimi anni noi presidenti stiamo dando del calcio un’immagine deleteria. Stiamo utilizzando una macchina meravigliosa in modo sbagliato, e in Lega c’è un sistema troppo bizantino. La Serie B a mio avviso rappresenta meglio il paese. Forse perché ci sono meno soldi con meno risorse si è costretti a produrre di più”.

LA QUESTIONE STADI – “È sbagliata la comunicazione. Si dovrebbe parlare di Legge per gli Impianti Sportivi. La legge era nata per risolvere i problemi di Impiantistica Sportiva. Mediaticamente l’abbiamo fatta diventare la legge per gli Stadi e questo ha bloccato tutto. In Italia mancano impianti. Una città come Milano ad esempio non ha impianti per poter ospitare un Olimpiade. Per quanto riguarda il nostro, ne stiamo parlando con l’amministrazione. Il nuovo stadio potrebbe consentire a Siena di risollevarsi dallo scandalo del Monte dei Paschi. Ma chi fa lo stadio è giusto che ci guadagni”.

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