Il portiere bianconero e della Nazionale si racconta a trecentosessanta gradi
JUVENTUS NAPOLI BUFFON NAZIONALE ITALIA CHAMPIONS INTERVISTA / TORINO – Gianluigi Buffon, portiere della Juventus e della Nazionale, ha rilasciato una lunga intervista al 'Corriere dello Sport':
JUVENTUS-NAPOLI – “Dopo gli anni di Platini e Maradona, il prestigio si era un po' perduto. E' tornata ad essere una sfida di cartello dopo la nostra stagione in B. In pochi anni ci siamo ritrovati entrambe a lottare per il vertice; è un omaggio alla programmazione e, nel loro caso, va dato merito a De Laurentiis. Rispetto allo scorso anno il Napoli è più esperto e forte. Se sostituisci Cavani con un campione con Higuain, l'assenza non si sente. Pronostico? Spero di poter passare una serata felice”.
CLASSIFICA – “Non mi aspettavo una Roma così in alto, ma neanche loro. Il loro cammino fa capire cosa voglia dire il desiderio di riscatto, la motivazione e lo spirito di squadra. I giallorossi sono primi con merito, non è una nostra meteora e sarà una rivale fino in fondo. Corsa a tre tra Juve, Napoli e Roma? Ho troppo rispetto per ritenere tagliate fuori l'Inter e la Fiorentina. Il Milan? Vederlo così in basso fa impressione ma aspetterei prima di seppellire i rossoneri. Per quanto ci riguarda, la fame è quella di sempre”.
CRITICHE RICEVUTE – “Esaltare e distruggere fa parte della nostra cultura, per fortuna ognuno ha un proprio equilibrio. Quest'anno, sin dalle prime battute, si è cercato di colpire i giocatori più rappresentativi della Juve. Come me Tevez, Llorente, Pirlo e Chiellini. Ha ragione Conte quando dice che chi vince dà fastidio, ma varrebbe per tutte le squadre”.
LLORENTE,TEVEZ e POGBA – “Fernando, per caratteristiche, aveva soltanto bisogno di smaltire una certa pesantezza fisica. Tevez ha una gran voglia di vincere, si è dimostrato subito un grandissimo acquisto. Pogba? Ad appena vent'anni è il migliore nel suo ruolo”.
CHAMPIONS LEAGUE – “L'ottimismo per la qualificazione al prossimo turno deriva dalla classifica e dalla prestazione col Real. Il destino è nelle nostre mani. Dobbiamo fare quattro punti, ma non è così scontato farli”.
NAZIONALE – “Sono l'azzurro con più presenze di sempre. Per resistere ci vuole costanza, forza mentale, doti atletiche, fisiche e morali”.
LA SCELTA DI RESTARE IN SERIE B – “Quell'anno avevo sfiorato il Pallone d'Oro, non so in quanti avrebbero fatto la mia stessa scelta. Sono orgoglioso, però, di averla fatta. Ho dimostrato coerenza”.




















