Il designatore Uefa fa inoltre notare come in Champions League gli errori siano diminuiti
TECNOLOGIA ARBITRI COLLINA / NYON (Svizzera) – Pierluigi Collina si dice contrario alla tecnologia sui campi di calcio. Il designatore Uefa, presente a un workshop di inizio a Nyon, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a 'La Gazzetta dello Sport': “Il problema della tecnologia è che, come dice Platini, costerebbe 54 milioni per magari 4/5 casi all'anno nelle coppe. Se all'Euro 2016 i costi fossero più contenuti, si potrebbe considerare, oltre agli arbitri. Ma ricordate: per l'arbitro di porta una mano del difensore sulla linea è rigore, per la tecnologia un semplice non gol”.
PASSI AVANTI – “Non saremmo credibili se dicessimo che è tutto perfetto. Ma prendiamo la Champions con i 5 arbitri: su 125 partite, e quindi circa 1.300 situazioni di fuorigioco, gli errori sono pochissimi. Il fuorigioco? Si può sbagliare, anche perché non hai la tv a disposizione, ma l'adrenalina della partita e 20 giocatori che si muovono quasi assieme”.
A.B.




















