L'argentino fatica ad adattarsi ai carichi di lavoro del tecnico
JUVENTUS TEVEZ CONTE ALLENAMENTO/ ROMA – Che Carlitos Tevez non fosse uno stacanovista si sapeva da tempo: a Roberto Mancini per esempio, nel 2010, l'argentino disse chiaramente di non gradire i suoi metodi di lavoro, in particolar modo le doppie sedute di allenamento. Problema riscontrato dall'Apache anche in Italia, dove gli è “bastato mezzo allenamento per capire che si corre molto più che in Inghilterra”.
Parole pronunciate il 12 luglio da Tevez che a quasi un mese di distanza, ancora non è riuscito ad abituarsi ai carichi di lavoro di Antonio Conte: “Era dai tempi del Boca Juniors che non mi allenavo così – ha dichiarato a 'Espn' – sto lavorando molto ed è normale essere un po stanchi. Il tecnico insiste molto sulla tattica ed è davvero preparato”.
Assegnare così tanto lavoro fisico e tattico ad un giocatore poco abituato, può essere un problema? Al momento non è ancora scoppiato un caso-Tevez alla Juventus, per via della sensibilità di Conte che ha preso a cuore le sue parole lasciandolo a riposto contro i Galaxy, e anche grazie alla disponibilità di Tevez che 'borbotta' ma incassa e suda. Tirare la corda però potrebbe mettere alla dura prova l'argentino, non nuovo a sfoghi contro tecnici e società. A Conte, e al suo staff, il compito di tenerlo a bada per il bene della Juventus che punta su di lui per dare l'assalto alla Champions League.
