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Juventus, Agnelli: “Gli scudetti sono 31. L'anno prossimo appuntamento con la storia”

Il presidente bianconero ha parlato della grande stagione

JUVENTUS ANDREA AGNELLI / TORINO – Andrea Agnelli ha parlato a 'Sky' della stagione trionfale della sua Juventus: “La sensazione condivisa da tutto lo staff di grandissimo orgoglio. Il futuro è un domani, la vittoria più bella è quella che deve ancora venire. Quando abbiamo deciso in famiglia di riscendere in campo l'obiettivo era tornare a vincere e riportare la mentalità vincente alla Juventus. Tutti  i miei collaboratori sanno che tre ore prima della partita non si discute più, c'è la partita. Quel momento è sacro, prima della gara non mangio e dopo la sfida c'è la gara a chi arriva prima alla pasta e ce la giochiamo io e Buffon. La Juve mi ha dato una dimensione pubblica che prima non avevo, mi ha arricchito e dato maggiori responsabilità. Ho vissuto questa società da quando ero bambino, quindi sapevo come muovermi all'interno”.

CONTE – “Quando io Marotta e Paratici siamo arrivati la parte sportiva non era a livello di Juventus, ci siamo dati due anni per tornare a vincere, Antonio mi contattò, mi parlò per tre ore e mi convinse. Temporalmente siamo andati meglio del previsto”.

FUTURO – “La società ha fatto sembrare normale passare quattro mesi in panchina senza allenatore, i senatori e lo staff hanno avuto il loro ruolo, Paratici pure. L'anno prossimo abbiamo un appuntamento con la storia, essere la prima Juventus a vincere tre scudetti di fila e in Europa andare più lontano possibile. Le certezze non ci sono, basti guardare Real Madrid e Manchester United”.

SCUDETTI – “Il 2006 è stato un terremoto, ha lasciato il segno, rispettiamo tutte le decisioni perchè siamo un'unica associazione. Possiamo migliorare ma non è il momento di criticare, dobbiamo fare un passo indietro. Gli scudetti comunque sono 31”.

EMOZIONI – “I momenti più emozionanti sono stati il gol di Giaccherini con il Catania e il successo di Bologna”

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