L'ex portiere brasiliano ha parlato dei suoi ricordi legati alla stracittadina capitolina
ROMA LAZIO DERBY DONI INTERVISTA / ROMA – Alexander Donibier Marangon, meglio noto come Doni, è stato intervistato dal 'Messaggero' a proposito del derby di domani tra Roma e Lazio. Queste le parole del portiere brasiliano:
L'ULTIMO – “L'ultima stracittadina vinta dai giallorossi, e in porta c'ero io, la ricordo poco. Sarà che quando giocavo ero abituato a estraniarmi. Specialmente a Roma bisognava fare così. Città meravigliosa, esperienza in giallorosso bellissima, ma era dura in certi momenti. Per giocare bene lì bisogna essere forti di testa”.
IL PIU' BELLO – “Quello dell'undicesima vittoria consecutiva. Non feci una parata, gol di Taddei e Aquilani, Totti era a bordo campo, infortunato. Ricordo benissimo quella serata”.
IL PRIMO – “Fu una grande emozione, una bella serata. Finì 1a1, Rocchi e Totti. C'era ancora Di Canio, un simbolo della Lazio, un trascinatore”.
IL PRONOSTICO – “Spero che la Roma vinca, altrimenti sono guai”.
TOTTI E DE ROSSI – “Devo dire che nella settimana del derby qualcosa gli scattava, si facevano sentire. Ma in queste partite, più sei un uomo derby e più rischi di steccare. Magari ti risolve la partita chi c'entra poco con Roma. Chi gioca gioca, è sempre il clima a fare la differenza».
STEKELENBURG – 2Non l'ho visto tantissimo, per quello che lo conosco è un bravo portiere. So che non sta facendo benissimo, ma vale il discorso di prima: a Roma non è semplice, devi estraniarti, essere psicologicamente all'altezza. Magari lui non si è ambientato, non saprei”.
MARCHETTI – “Lo conosco meglio. Già quando giocava al Cagliari avevo un'ottima opinione su di lui. E' bravissimo tra i pali, forte nelle uscite. Mi è sempre piaciuto. Diciamo che a oggi il laziale sta facendo meglio”.
ANDREAZZOLI – “Aurelio è un mio amico. E' una brava persona, intelligente”.
LA DIFESA BRASILIANA DELLA ROMA – “Marquinhos e Castan sono due grandi giocatori. Ma io mi trovavo così bene con Mexes, Chivu, Burdisso…”.
ADDIO – “Lì per lì mi è dispiaciuto andare via. Adesso collaboro con la società, mi occupo delle scuole calcio in Brasile”.
S.D.




















