Ai nerazzurri il primato negativo: in totale la perdita e' stata di 300 milioni
SERIE A RICAVI LAZIO NAPOLI INCHIESTA / ROMA – Cattive notizie per il calcio italiano. Come si evince da un'inchiesta portata avanti da 'La Gazzetta dello Sport', la Serie A perde 292 milioni di euro e non riesce a contenere i costi: solo l'1% in più rispetto alla stagione 2010-11. Il fatturato si attesta a 1640 milioni (erano 1628 dodici mesi prima), i costi non scendono (da 2223 a 2274), le plusvalenze salgono (da 346 a 435).
STIPENDI Nel 2011-12 le spese per il personale in Serie A sono state di 1180 milioni, in crescita rispetto ai 1156 del 2010-11. Tutte, più o meno, hanno alzato l'asticella: la Lazio da 39 a 54 milioni, il Parma da 38 a 43, il Bologna da 29 a 36, l'Udinese da 28 a 34. Solo otto società su venti hanno chiuso in utile gli ultimi bilanci. Il Napoli ci è riuscito con un ricorso minimo alle plusvalenze (5 milioni), segno di un'oculatissima gestione delle dinamiche tra costi e ricavi.
LE ROMANE Solo un bilancio chiuso in perdita su otto anni di gestione Lotito per la Lazio (nel 2009-10). Lievita il fatturato (da 75,2 a 85,3 milioni) e allora si incrementa il costo del personale (da 39,3 a 54,5).Opposto il discorso per la Roma: Negli ultimi 3 anni ha bruciato 111 milioni. I deficit sono crescenti: dal -22 del 2009-10 al -30,8 del 2010-11 al -58,5 del 2011-12. Nemmeno questa stagione promette bene, visto che la semestrale ha fatto segnare un -26,1 milioni. Il monte-ingaggi in questi anni è sempre rimasto sopra 100 milioni e nell'ultimo esercizio si è mangiato l'87% del fatturato.
INTER Sono i nerazzurri la pecora nera. Le perdite consolidate del 2011-12 sono ammontate a 89,8 milioni, in linea con i 91,5 dell'anno prima. Nella scorsa stagione i ricavi sono crollati da 227 a 206 milioni e andrà ancora peggio quest'anno, non potendo più contare sui soldi della Champions. Non a caso la semestrale ha chiuso in rosso di oltre 50 milioni: a giugno il risultato finale non si discosterà dall'ultimo. È a pieno regime, tuttavia, la cura dimagrante degli stipendi: nel 2011-12 il taglio è stato di 25 milioni, quest'anno la stima ammonta a 45.
M.D.F.




















