L'attaccante serbo sulla mancata convocazione in Nazionale: “L'inno preferisco non cantarlo”
FIORENTINA LJAJIC SU PARAGONE CON MONTELLA, SQUADRA E NAZIONALE / FIRENZE – Dopo aver parlato di mercato, Adem Ljajic al 'Corriere dello Sport' parla del paragone con Montella: “Sono giovane, però me lo ricordo anche io Montella giocatore e in effetti è vero, in qualcosa ci somigliamo. A me però piace partire molto più da dietro, lui era un attaccante vero. Nuovo aeroplanino? Magari, devo farne di strada per diventare bravo come lui”.
Su cosa deve migliorare: “Nella fase aerea. Ho segnato solo due gol di testa, uno con la maglia del Partizan e uno qui, all'Inter. Onestamente posso fare molto meglio. E poi voglio cominciare a sfruttare di più le punizioni. Ho potenza, devo soltanto aggiustare la mira: mi sto allenando”.
In squadra: “Quando ho visto Borja Valero e Pizarro con la palla al piede sono rimasto a bocca aperta, parevano arrivare da un altro pianeta”.
Nazionale e mancata convocazione per l'inno non cantato: “Quando Mihajlovic dice una cosa è qualla. Ed io sono fatto allo stesso modo. L'inno preferisco non cantarlo”.
S.C.




















