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Lo riconoscete?

Nuovo viaggio alla scoperta di calciatori dimenticati dal grande pubblico

LO RICONOSCETE CALCIATORI DIMENTICATI / ROMA – La rubrica di Calciomercato.it vi racconta le storie di calciatori che, pur avendo lasciato un segno più o meno profondo nella storia di questo sport, per un motivo o per l'altro sono finiti nel dimenticatoio, lontani dai riflettori degli stadi e dalle luci della ribalta.

Oggi raccontiamo la storia di un calciatore che ha dovuto smettere a 34 anni: andò in coma, e accusò il calcio di essersi scordato di lui, dopo aver vestito le maglie di Torino e Milan come centrocampista. Stiamo parlando di Gianluca Sordo.

Nato a Carrara nel 1969, Sordo è cresciuto nelle giovanili del Toro, completando la maturazione con una stagione in prestito nel Trento, nel 1988-89. Passa i cinque anni successivi in maglia granata, dove si merita le attenzioni del Milan, che nel 1994 prova a fargli fare il grande salto. In due stagioni incasella però poche presenze, e di lì in avanti non troverà più grande continuità: gioca un anno con la Reggiana, uno nel Bari, così come in Cannes, Montevarchi e Pisa. Nel 2001 approda all'Arezzo, dove riesce a imporsi per due stagioni consecutive, prima di trasferirsi all'Aglianese.

Nel 2005 l'episodio che gli cambia la vita: viene coinvolto in una rissa in un locale notturno di Marina di Massa. Lo colpiscono al volto, cade in coma per quattro giorni, e ancora oggi porta i segni di quell'evento sconvolgente. “Avrei voluto continuare a giocare, ma ora percepisco la pensione di invalidità. Il calcio si è dimenticato di me: mi sarebbe piaciuto restare dopo aver smesso, ma tutti quelli che ho conosciuto in vent'anni di carriera non mi hanno mandato neanche un augurio di guarigione”. Purtroppo il calcio è fatto anche di queste storie.

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