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Sampdoria, Delio Rossi: “Non sempre chi perde e' un c…”

Il tecnico blucerchiato racconta di quando sarebbe scoccata la scintilla con la tifoseria blucerchiata

DELIO ROSSI INTERVISTA SAMPDORIA / GENOVA – In un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport' Delio Rossi svela di aver sempre avuto un debole per la Sampdoria e di essere felicissimo per aver raggiunto questo traguardo. Il rinnovo del contratto passa per la salvezza.

RINNOVO – “Nel mio contratto c'è una postilla che prevede di rivederci prima di maggio per valutare il futuro. Prima vorrei avere la certezza di giocare in A l'anno prossimo”.

PROGETTO SAMP – “Dipende dalla strategia. Anch'io vorrei allenare Ronaldo, ma dovrei andare al Real Madrid, non posso farlo altrove. Se vuoi migliorare, non devi vendere i migliori”.

DEBOLE BLUCERCHIATO – “Il rispetto dei Sampdoria nasce dall'applauso che rivolsi loro quando conquistai la coppa Italia con la Lazio. Ho pensato che un giorno mi sarebbe piaciuto allenare qui paradossalmente nel giorno della retrocessione della Samp, quando vinsi a Genova con il Palermo. Alla fine loro furono applauditi da 20 mila persone con la morte nel cuore. 'In questo posto si può fare calcio', pensai. La logica comune dice che chi vince è più bravo e chi perde è un c., ma una cosa del genere mi era capitata solo a Bergamo“.

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