Il ct della Russia sul capitano giallorosso: “Ha risorse inimmaginabili”
RUSSIA SERIE A TOTTI CAPELLO BARCELLONA MILAN / ROMA – Anche dalla lontana Russia il calcio italiano resta sempre nei pensieri di Fabio Capello. Il ct della Nazionale russa è intervenuto stamattina a 'Radio Anch'io lo Sport' toccando vari temi, dal record di Totti a Cassano. “A Mosca si sta molto bene, la città è bellissima ed interessante. Peccato per il traffico. – le parole del ct – Il campionato è competitivo, ci sono regole a tutela dei giocatori russi nel campionato di prima divisione. Ho a disposizione buonissimi attaccanti e centrocampisti, ma non abbiamo difensori centrali. Questo è un problema, perchè ho dovuto impostare il gioco in altro modo. Le squadre vanno impostate come le case, ossia dalle fondamenta. Partiamo da chi abbiamo a disposizione e vediamo come regolarci. Mi piace attaccare ma con equilibrio. Abbiamo talenti interessanti, sto cercando di fare capire a tutti che però non basta partecipare, bisogna essere protagonisti”.
SERIE A “Nella mancanza di risorse economiche siamo stati bravi ad andare a scovare i giocatori. Ci sono realtà interessanti, il livello del calcio italiano è interessante. Ho visto evoluzioni tattiche, gli allenatori italiani sono davvero bravi”.
MILAN-BARCELLONA “Farei un paragone con il grande Ajax di Cruijff. Sorpresero tutti con movimenti che nessuno si era abituato a vedere. Il Barça usa un possesso palla infinito, ha un'arma che gli altri non hanno. Dopo un po', però, gli allenatori capiscono come batterti. É successo con l'Ajax, succede ora con il Barça. Il problema è che se non girano Messi, Xavi o Iniesta anche il gioco dei catalani diventa prevedibile. A questa squadra manca una guida dopo l'uscita di scena di Guardiola e Vilanova”.
TOTTI “Francesco è un fuoriclasse, ha risorse inimmaginabili. Ha perso velocità, ma ha aumentato l'astuzia. Mi ricordo un fatto. A Roma giocavo con Totti, Montella e Batistuta, toglievo sempre Montella perchè Totti può decidere le partite in tutti i modi. Adesso deve capire che non può giocare tutte le partite, per la posizione in cui gioca è difficile andare avanti troppo: secondo me può fare ancora 2 anni”.
ANDREAZZOLI “Non lo conoscevo, lo ricordavo solo nello staff di Spalletti. Ha dimostrato di essere intelligente, rimettendo i giocatori al loro posto”.
CASSANO “Speravo che dopo aver avuto un figlio avesse capito, fosse maturato. Purtroppo lui è molto generoso, ma non conosce i limiti: quando 'sbrocca', non ce n'è per nessuno”.
PRANDELLI “Abbiamo il giusto mix tra giocatori esperti e giovani di talento. Sarà molto importante a giugno la Confederations Cup, lì vedremo quali progressi avremo fatto in vista del Mondiale”.




















