Il leader del gruppo rock presenta la sfida di Champions League
CELTIC JUVENTUS KERR SIMPLE MINDS / ROMA – John Kerr, leader dei Simple Minds, è un grande tifoso del Celtic. Attraverso le colonne della 'Gazzetta dello Sport', anticipa la sfida di Champions League contro la Juventus:
CELTIC PARK – “I bianconeri sono favoriti e li accoglieremo con onore e rispetto. Sarò allo stadio con mio padre e mio figlio: tre generazioni in sciarpa biancoverde a cantare 'You'll never walk alone'. Il Celtic Park è magia, lì può succedere di tutto perché nessun nostro giocatore può avere paura”.
BARCELLONA – “Contro i blaugrana è stato epico. Allo stadio eravamo tutti commossi. Loro fecero entrare Fabregas e Villa, noi Tony Watt, 18 anni e costo 25mila sterline. Ed è stato proprio il nostro ragazzo a segnare il 2-1”.
LA SQUADRA – “Siamo schizzofrenici. Giochiamo bene in Champions League e peggio in campionato. Attenti a Wanyama: ha un potenziale enorme. Apprezzo il capitano Commons e il portiere Forster, che davanti a Messi sembrava superman. E c'è Neil Lennon, tecnico giovane, onesto e combattente. Tra i “nostri” giocatori italiani, invece, non dimenticherò mai Di Canio: era 'punk rock' come me da giovane”.
JUVENTUS – “Quando penso ai bianconeri penso a Bettega, Tardelli, Causio, Gentile, Platini, Conte, Baggio, Del Piero, Vialli, Nedved, anche se forse nessuno è grande come Zidane. Ero in tour, così ho visto poco la nuova Juve. Ha campioni e uno stadio che vorrei vivere una notte. E mi piace Conte: lo stimavo come giocatore e sono orgoglioso di avere una sua maglia. Confesso, però, che il mio tesoro è la maglia di Armando Picchi. La indossava quando il Celtic vinse la Coppa Campioni '67 contro l'Inter: resta il giorno più bello della mia vita”.
S.D.




















