L'attaccante ivoriano e' stato accostato spesso a club italiani, fin dai tempi del Marsiglia
CALCIOMERCATO DROGBA MIRINO ITALIA MILAN INTER JUVENTUS CHELSEA / ROMA – Didier Drogba in Italia è una voce che gira da anni. Nove per la precisione, da quando era il gioiello di quel Marsiglia che stese l'Inter nella semifinale d'andata di Coppa Uefa 2003-2004. L'annata fu chiusa con ben 30 gol all'attivo tra Ligue 1, Champions League e sorella minore. Un exploit che mise tutte le squadre più importanti d'Europa sulle sue tracce.
INTER SPIAZZATA – I nerazzurri tentarono qualche sondaggio fin dall'inizio. Il cartellino dell'attaccante della Costa d'Avorio, all'epoca ventiseienne, era già troppo oneroso. Le richieste del Marsiglia vacillarono solo davanti a Roman Abramovich, uno dei pochi a permettersi certe cifre in tempi già di crisi. Quello di Drogba fu l'acquisto più importante della gestione, ancora in corso, del presidente russo. Tuttavia, la strada dell'ivoriano avrebbe potuto, nel corso degli anni, prendere spesso un'altra via: quella di Milano.
MILANO VENDE MODA – Il capoluogo milanese è stato tra le destinazioni di piacere dell'attaccante africano per molti anni. In primis, una liaison con la showgirl Elisabetta Canalis e, in seguito, la passione per la moda hanno portato Drogba a visitare Milano, risvegliando anche le connesse voci di mercato. Il Milan è sempre stato molto interessato alla situazione dell'ivoriano. Già nel 2007, appariva tra gli obiettivi di Galliani, il quale poteva vantare filo diretto con il centravanti. Alla fine non se ne fece nulla visto che Drogba, dopo aver mercanteggiato sull'adeguamento di contratto, restò al Chelsea mentre il Milan chiuse la trattativa per Pato.
Punto e a capo, le voci si ripresentano nei mesi successivi, visto che la partenza di Mourinho ha creato non pochi disagi all'ivoriano. L'avvento successivo del portoghese sulla panchina dell'Inter ha portato la corrente dei sussurri di mercato a inserire Drogba tra gli obiettivi dell'Inter. Con Ibrahimovic e un giovanissimo Balotelli da lanciare, Moratti non se la sentì di mettere mano ad un portafoglio già ampiamente tartassato dagli ingaggi dello Special One e dello svedese.
CHAMPIONS E CINA – Spifferi qua e la, portano direttamente all'estate 2011 quando Drogba si appresta a terminare l'ultimo anno di contratto con il Chelsea. La Juventus prova a fare un sondaggio, ma è durante la stagione vera e propria che si cerca di convincere l'ivoriano a prendere la strada dell'Italia. Chi più, chi meno, prova a strappare il sì del giocatore, non certo in un periodo fortunato, causa infortuni. La strada è oramai segnata. Drogba non rinnova, nonostante il gol decisivo che ha fatto esultare tutta la Londra di colore Blues. Drogba preferisce i soldi e un campionato in via di lancio come quello cinese. Opta, dunque, per la destinazione meno probabile: Shanghai. La metropoli asiatica non fa colpo e già poche settimane dopo l'approdo allo Shenhua, in Europa, vengono rilanciate voci di mercato secondo le quali, nel contratto dell'ivoriano, ci sarebbe una clausola che gli permetterebbe di liberarsi in caso di interesse del Barcellona.
VOCI INVERNALI – Lo scorso dicembre è ripreso il tormentone. La Juventus è stata chiamata in causa più volte. Drogba corrisponde all'identikit del top player, già cercato in estate. L'inverno freddo viene riscaldato da un'accesa disputa che vede coinvolte Lazio, molto defilata, e un Milan pronto allo scatto decisivo. Kakà è congelato, Balotelli costa troppo. Drogba può rilanciare gli entusiasmi. Anche a 34 anni, anche a 10 milioni di euro per 18 mesi.




















