“La carta d'identita' non conta: vincono umilta' adrenalina e buone idee”
TORINO VENTURA OGBONNA / TORINO – Il Torino si sta confermando come realtà in salute e di qualità nella Serie A di quest'anno. Uno dei segreti granata è Giampiero Ventura, 'grintoso 65enne' che – alla 'Gazzetta' – racconta la sua seconda giovinezza: “Un nuovo amore e questa squadra mi hanno ringiovanito. La carta d'identità non conta. Servono umiltà, adrenalina e buone idee. Io mi eccito ancora, con questo lavoro”. “Glik, Darmian, Basha e D'Ambrosio sono tra le più belle novità di questo campionato, ma la cosa milgiore è che hanno anteposto il gruppo ai singoli. Questo è il segreto del mio Toro, non la storia 'trita e ritrita' dei miei fedelissimi: certo, conosco bene Gillet, Cerci e Barreto. Ma alle spalle ho 1000 panchine: di giocatori ne ho conosciuti tanti. Su Ogbonna: “E' uno serio. Ha capito che gli conveniva restare un altro anno al Torino. Entrerà in una grande dalla porta prinicipale”. Sul calcioscommesse: “Sono stato tirato in mezzo ingiustamente. Perciò ho querelato, sono troppo serio per potermi permettere certe intrusioni. Poi, per i colpevoli, vorrei massima severità”.




















