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Serie A, Prandelli: “Juve, cosi' sopperisci al top player. Guardiola? Il sogno di tutti e'…”

Il Commissario tecnico azzurro ha parlato anche di Lazio, Napoli, razzismo e della sua gestione tecnica

PRANDELLI JUVENTUS BALOTELLI GUARDIOLA BOATENG / ROMA – Il 24 gennaio di 10 anni fa scomparve Gianni Agnelli. “Questo calcio gli sarebbe ancora piaciuto”, spiega il C.t. Cesare Prandelli in un'intervista a 'Tuttosport'. “Era amante dell'estetica, delle gestualità, della tecnica pura. Sapeva cogliere le sfumature e sdrammatizzare con ironia e intelligenza”.

 

JUVENTUS – “I bianconeri hanno dato il via alla mentalita' che vorremmo trasmettere al settore giovanile. Conte ha intrapreso un lavoro straordinario: con il lavoro si può sopperire alla mancanza di top player. Se questa Juve sarebbe piaciuta ad Agnelli? All'Avvocato piaceva vincere, quindi…”

SCUDETTO – “Non entro nel merito della giustizia sportiva sui punti dati e tolti, ma è bello che Lazio e Napoli abbiano riacceso l'entusiasmo dei tifosi e reso più affascinante il campionato. I biancocelesti sono equilibrati, Petkovic mi piace molto: è carismatico, ma al contempo misurato, concreto, preparato. Gli azzurri sono una conferma, grazie a Mazzarri che sta facendo benissimo. Non è facile ripetersi, ma il Napoli è sempre lì”.

BALOTELLI – “La sua fama e storia gli danno un fardello molto pesante per la sua età. Senza contare le vicende legate alla figlia. Se riuscisse a incanalare tutto in motivazione, sarebbe tra i primi cinque del mondo. E io credo che possa farcela”.

RAZZISMO – Sul caso Boateng: “Ho detto subito che ha fatto benissimo, e il Milan con lui. Siamo stanchi e stufi, abbiamo acceso il motore”.

GUARDIOLA – “La capacita di staccare mi ha colpito: vincere tutto e fermarsi è il sogno di tutti. L'ambizione non deve prevaricare la vita, e la scelta del Bayern conferma la sua grande capacità di cambiare e spiazzare”.

ITALIA – “Sin dalle giovanili tendiamo a predominare il gioco. Nel mio biennio in Nazionale ci siamo chiesti come sfruttare le qualità dei giocatori: fraseggio e superiorità numerica”.

 

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