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Roma, Destro: “Da Zeman sto imparando molto”

L'attaccante giallorosso elogia il tecnico boemo

 

ROMA DESTRO ZEMAN TOTTI/ ROMA – Dopo un inizio poco esaltante, Mattia Destro sta finalmente trovando la continuità di rendimento con la maglia della Roma, complice anche l'infortunio di Osvaldo. Il giovane attaccante marchigiano spera di poter essere sempre più decisivo con la maglia giallorossa, scelta in estate nonostante l'interessamento di molti altri club. Di seguito un'anticipazione dell'intervista rilasciata al programma 'I signori del calcio' di 'Sky Sport', riportata da 'romanews.eu”.

L'INTER E IL GENOA – “Il passaggio dall'Inter al Genoa è stato deciso insieme, mi hanno chiamato e mi hanno detto che avrebbero preferito che facessi un po' di esperienza in un'altra squadra. Ho vissuto due sensazioni contrastanti: da una parte ho pensato che almeno sarei andato in una squadra dove avrei potuto mettermi in mostra, dall'altra parte invece c'è stata un po' di delusione per il fatto che la società in cui sei cresciuto non abbia creduto in te, dopo tanti anni passati nel settore giovanile”.

TOTTI – “Incontrare Totti non è mai normale. Per la storia, per il giocatore, per la persona. Per quanto riguarda il calciatore, tutti sono a conoscenza delle qualità di Francesco. Però sono poche le persone che conoscono veramente Totti come persona: è un ragazzo gentilissimo, sempre disponibile e soprattutto si mette sempre a disposizione del compagno”.

LA ROMA – “Sapevo quanto fosse forte la Roma, soprattutto in attacco, dove ci sono giocatori come Totti, Lamela, Osvaldo, Nico Lopez. Sapevo di avere dei compagni di reparto forti però, quando uno arriva in una squadra, cerca sempre di impegnarsi e di conquistarsi il posto, allenamento dopo allenamento. Mi sono sempre messo a disposizione del mister, poi è ovvio che sia il mister, in base al lavoro svolto in settimana, a fare le sue scelte”.

ZEMAN – “Da Zeman sto imparando tanto, soprattutto i movimenti del reparto offensivo. Comunque, a mio avviso, non è importante tanto dove giochi, quanto fare i movimenti giusti e soprattutto con i tempi giusti. Anche perché il mister gioca molto in attacco, ti arrivano tanti palloni e hai molte più possibilità di far gol. Gli allenamenti poi sono duri, però sinceramente penso che i risultati si vedano: arrivi alle partite con una condizione perfetta e difficilmente a fine gara sei stanco, hai problemi muscolari o sei affaticato”.

I MONDIALI – “Il Mondiale del 2014 è un sogno che hanno un po' tutti i giocatori ed è rassicurante pensare di avere altri due anni a disposizione per impegnarsi al massimo, cercando di migliorare il più possibile, per poi arrivare a questo evento in forma perfetta e dimostrare di essere all'altezza”.

S.F.

 

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