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LA LAVAGNA TATTICA – Il Bologna di Pioli cerca la salvezza attraverso qualita' e versatilita' in attacco

Il calcio e' tecnica e corsa, ma la componente strategica e' sempre piu' importante. L'intento di questa rubrica e' proprio spiegare quali siano i 'piani' degli allenatori

 

LAVAGNA TATTICA BOLOGNA PIOLI / MILANO – Dopo un inizio di stagione imperniato sulla difesa a 3, Stefano Pioli si è progressivamente assestato su una soluzione con 4 difensori, cercando di rendere la squadra meno rinunciataria e provando a fare passere le speranze di salvezza felsinee attraverso la qualità. Non è un mistero, infatti, che gli avanti del Bologna siano giocatori di assoluto livello, specie in questa 'povera' Serie A

ALTERNANZA IN DIFESAPortanova a lungo squalificato e Natali gravemente infortunato, hanno costretto Pioli a rimescolare reiteratamente le carte in difesa. Anche perché, dopo aver insistito con un reparto a 3, si è convinto di poter giocare meglio a 4. Nelle ultime uscite, l'idea è di spingere a destra – con la corsa e i cross di Garics – e restare più prudenti sulla sinistra, con l'accorto Cherubin (quando c'è da spingere, ecco Morleo). Questo anche visti gli occupanti delle fasce più avanzate. In mezzo, Portanova è il leader. Per lui scudieri dal nord Europa, con un'avvincente 'gara' tra Sorensen e Antonsson.

MEDIANA PROTETTIVA – I muscoli di Perez, l'ordine di Krhin, i polmoni di Taider e la tenacia di Guarente. Su questi quattro interpreti, si gioca la costruzione della mediana di Pioli. Essa può essere a 3 – di supporto ad altrettanti giocatori offensivi – oppure, più recentemente, a due. In questo modo, il Bologna può permettersi 3 trequartisti e una punta. Ecco perché, adottando questa soluzione, Pioli predilige i 'bloccati' Perez e Krhin: un recupera-palloni e un rapido impostatore. Ideali per proteggere e rilanciare il talento degli avanti felsinei.

QUALITA' VERSATILE – L'attacco del Bologna è il rebus più affascinante. Gilardino è intoccabile: i problemi di Acquafresca hanno reso di fatto l'ex genoano l'unico vero terminale del gioco felsineo. Dietro di lui c'è una pletora di soluzioni. Pioli sceglie in base alla partita. Può giocare con Gabbiadini vicino a Gila, Diamanti in supporto e Morleo più Garics a crossare. Oppure affidarsi a Gabbiandini (Taider o Kone) e Diamanti sulla trequarti, provando a sfondare in mezzo. L'ultima soluzione attuata, però, è quella che prevede 3 trequartisti: Diamanti e Gabbiadini giocano sulle fasce (il nazionale sta a destra, per poter calciare in porta col mancino e ispirare la manovra da lontano, l'ex atalantino parte da sinistra: protetto da Cherubin, infatti, può 'buttarsi dentro' per aiutare Gila). Kone (o Taider) ispira in mezzo e prova le conclusioni da fuori. Insomma, le soluzioni per Pioli sono numerose e tutte di grande qualità. E' attraverso il talento versatile che passano le possibilità di salvezza del Bologna

 

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