Il testimone anti-Mauri e' stato definito senza scrupoli dal collegio arbitrale del Tnas
CALCIOSCOMMESSE TNAS GERVASONI FONTANA MAURI / ROMA – Carlo Gervasoni è un personaggio “per cui non doveva costituire un grave problema di coscienza 'mettere in mezzo' un innocente per conseguire un utile personale”, uno che non si “fa scrupolo di coinvolgere anche soggetti estranei, ignari ed innocenti”. E' quanto scritto dai giudici del collegio arbitrale del Tnas sul caso-Fontana. Gervasoni è considerato uno dei due superpentiti dello scandalo scommesse che da due anni danneggia il calcio italiano, nonché uno dei principali accusatori di Stefano Mauri, capitano della Lazio.
“NON MERITEVOLE DI CREDITO” – Il Tnas, come si apprende da 'corrieredellosport.it', stronca Gervasoni, definendolo “personaggio di spicco della vicenda del calcio scommesse (…), come tale privo di qualsiasi spessore morale e non meritevole di credito (…). Già colpito da una serie significativa di addebiti, Gervasoni tende ad alleggerire la propria posizione, mostrandosi collaborativo con le autorità, come segno di un ravvedimento tangibile. Non si fa scrupoli nel coinvolgimento di soggetti estranei, ignari ed innocenti. L'autoaccusa è un marchio di certificazione della credibilità del Gervasoni“. Ieri è stato depositato il lodo-Fontana: il calciatore fu squalificato dalla Disciplinare prima e dalla Corte federale poi a 3 anni 6 mesi per illecito sportivo in Chievo-Novara, tirato in ballo da Gervasoni. Le dichiarazioni sono più o meno le stesse rese nei confronti di Mauri. Il Tnas ha prosciolto Fontana lo scorso 28 novembre.




















