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FIGC, Abete: “Ora la legge sugli stadi e la riforma della giustizia”

Il rieletto Presidente della Federcalcio ha parlato dei temi cari al suo prossimo mandato

FIGC ABETE LEGGE STADI GIUSTIZIA / ROMA – Giancarlo Abete è stato appena rieletto Presidente della FIGC. In una conferenza stampa immediatamente successiva, il numero uno della Federcalcio ha dichiarato: “Ero fiducioso in un ottimo risultato. Sono soddisfatto, date le pluralità di interessi del nostro mondo. Spero che si possa lavorare con coesione, e convocheremo il prima possibile un Consiglio federale”.

“QUADRIENNIO DIFFICILE” – “In Lega di Serie A sono consapevoli che bisogna trovare soluzioni, e io sono fiducioso al riguardo. Saranno quattro anni difficili, con complessi equilibri economici. Comportamenti come violenza, calcioscommesse e razzismo sono inaccettabili: visto il periodo è nostro dovere trasmettere positività al Paese

ULTIMO MANDATO – “Non mi ricandiderò più, lo voglio chiarire da subito. L'esigenza di un ricambio è fisiologica anche per il calcio, la cui esigenza principale è tornare ad avere credibilità. Dobbiamo cambiare i comportamenti, lavoreremo su scuola e formazione, anche se alla fine saranno i singoli a fare la differenza coi loro modi di fare. I processi penali sono stati devastanti: dobbiamo fare uno sforzo tutti, siamo 1,4 milioni di tesserati”.

GIUSTIZIA E LEGGE STADI – “Non esiste il programma dei cento giorni: abbiamo priorità come riformare la Giustizia sportiva e la legge sugli stadi, oltre a rafforzare la legge sulla frode sportiva. Al CONI voterò per il dott. Pagnozzi. Malago è un amico, ma Pagnozzi ha esperienza e dimostrata duttilità”.

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