Presentazione per il tecnico, reintegrato in capo allo staff tecnico, e per i due acquisti Erpen e Abbate
PRO VERCELLI PRESENTAZIONE BRAGHIN ERPEN ABBATE / VERCELLI – Il sorriso autentico e sincero che viene mostrato all'ingresso in sala stampa sembra nascondere tutti i problemi che di fatto ci sono. Ci sarà tempo per pensarci, o forse, sotto sotto, ci sta già pensando Maurizio Braghin che torna ufficialmente a Vercelli per la terza volta in carriera, dopo aver centrato i playoff di C2 nell'annata 2002-2003 e la scalata alla B della scorsa stagione. A metà ottobre scorso, alla vigilia del ritorno della squadra al “Silvio Piola”, viene sostituito da Camolese. Un'amarezza, quella di allora, che viene specificata dallo stesso Braghin: “Le prime quattro giornate dopo l'esonero non le ho guardate, tanta era l'arrabbiatura (il diretto interessato ha usato un termine più colorito, ndr). Avevo dovuto staccare la spina. Ora però sono qui. Sono contento di essere tornato, di poter vivere il nuovo stadio e di provare a far qualcosa di comunque difficile”.
L'allenatore troverà col passare dei giorni una squadra rinnovata. Sconfessato il mercato estivo nella prima parte del campionato, la società è già al lavoro per rinforzare la rosa:”Nel giro di cinque o sei giorni arriveranno altri colpi. Voglio una squadra aggressiva, corta, capace di imprimere alla gara grande intensità. Ce la giocheremo contro tutti”. La rosa subirà modifiche, anche sul numero: “Troppi 29 giocatori? Io ne vorrei anche 35 se potessi scegliere – afferma Braghin – ma poi chi va in tribuna crea problemi”. Un discorso, questo, che comprende anche Alessio Innocenti, giovane di proprietà del Milan che non ha avuto chance sia nella prima gestione Braghin che nella seguente firmata Camolese. Il diretto interessato ha affermato di aver perso cinque mesi a Vercelli. Su questo tema, Braghin commenta così: “E' un buon giocatore. E' giovane, essendo un classe 1993 ma l'ho già spiegato: ho nove centrocampisti per tre posti. Nelle mie scelte non rientrava. Se ha perso cinque mesi spero che li ritrovi. So che è vicino al Prato, che però è in Prima Divisione e non in B. Spero che lì trovi spazio”.
Tra le indicazioni tattiche, Braghin ha specificato che la squadra giocherà sempre con la difesa a 4, passando dal 4-4-2 al 4-3-3.
I NUOVI – Nella nuova squadra che si va a comporre, rientrano già due nuovi acquisti, presentati anch'essi nella giornata odierna. Parliamo, più specificatamente, di Matteo Abbate (in prestito con diritto di riscatto dal Verona) e di Horacio Erpen, prelevato a titolo definitivo dalla Juve Stabia.
Il difensore è pronto alla nuova sfida e commenta così il suo arrivo a Vercelli: “Avevo una necessità fisica di cambiare aria. La Pro è stata la prima a prospettarmi un contratto. La cosa mi ha entusiasmato tanto, anche perché volevo rimettermi in gioco in maniera radicale”. Dal punto di vista tattico, Abbate non pone paletti: “Nasco come difensore centrale e anche a Verona ho giocato in quella posizione. Quando è arrivato Mandorlini, tuttavia, ho fatto il terzino destro. In ogni caso decide l'allenatore. Lui deve dirmi dove servo di più”.
Grande duttilità anche per Horacio Erpen che si candida per più posti nel fronte offensivo:” Dal 2004 gioco come trequartista, anche se in varie occasioni ho sperimentato il ruolo di esterno di centrocampo, seconda punta o esterno offensivo nel 4-3-3″. L'argentino parla anche della sua ex squadra, la Juve Stabia, che sembra aver iniziato un'opera di smantellamento: “La società sta cedendo diversi pezzi, prima Thomas (Danilevicius) e poi io. Ciò vuol dire che stanno facendo alcuni conti”.




















