Le parole rilasciate al termine dell'incontro dal direttore generale dei sardi
LAZIO CAGLIARI DICHIARAZIONI POST GARA MARROCCU / CAGLIARI – Né Pulga né Lopez né giocatori: questa sera, in qualità di dirigente accompagnatore, a rappresentare il Cagliari davanti ai media c'è il direttore generale Francesco Marroccu, che spiega così ai microfoni di Sky il motivo di questa insolita scelta: “In questi momenti parla la persona più serena e tranquilla, mentre i giocatori si fanno una bella doccia e raccolgono idee ed energie. Ci teniamo al rispetto di tutti e dei direttori di gara, perciò preferiamo questa linea di rispetto e non di polemica per non parlare a caldo. Magari non siamo molto professionali, ma credo sia corretto tutelare le emozioni dei tesserati, nel rispetto delle istituzioni. La mia presenza ai vostri microfoni non è forte molto importante, ma quantomeno la società ha parlato”.
RIGORE CON FILOSOFIA – “Distinguerei tra le polemiche del campo, che fanno parte del gioco. Il Cagliari vuole rispettare le decisioni dell'arbitro, al di là della realtà. Il fallo di Agazzi è ininfluente perché Klose conclude l'azione. Va bene così: vuol dire che dovremo far di più per centrare il nostro obiettivo. Bisogna pensare alla gara successiva: abbiamo un girone intero per riprenderci, facciamo quadrato e aspettiamo numeroso il pubblico in casa domenica”.
BUU RAZZISTI – “Il livello degli arbitri di Serie A non ha bisogno di gesti eclatanti come quello accaduto in Pro Patria-Milan. Ho segnalato al quarto uomo che i 'buu' erano diventati troppo insistenti, ma non per fare gesti eclatanti: non avevo ancora sentito l'annuncio dello speaker per porre fine a questi brutti gesti“.




















