Il centrocampista ghanese ha parlato anche della reputazione che ha sofferto in Germania
MILAN BOATENG EL SHAARAWY BARCELLONA / ROMA – Kevin-Prince Boateng non ha peli sulla lingua. Il centrocampista ghanese del Milan, in una corposa intervista al quotidiano tedesco 'Die Welt', ha toccato molti tasti della sua carriera, soffermandosi anche sugli obiettivi rossoneri e sul doppio impegno contro il Barcellona: “Il nostro obiettivo è chiaro: dobbiamo vincere, anche se naturalmente non solo quest'anno, visto che abbiamo cambiato molto e ci sono tanti giovani. Il Barcellona? Giocare contro la squadra più forte del mondo è una grande opportunità, ed è già il terzo anno: ci sarà un'attesa enorme e potrà succedere di tutto. Magari Davide batterà Golia. Il mio gol più bello? Sono tre: quelli segnati al Lecce. Subentrai nella ripresa, eravamo sotto 3-0, e feci una tripletta in quattordici minuti”.
PRINCE – Sulle ragioni del nome preferito al cognome: “Volevo darmi una nuova identità, perché la mia immagine era costellata di brutte storie, soprattutto in Germania. Ho aperto un nuovo capitolo scegliendo Prince sulla maglia”.
EL SHAARAWY – “Se andrà avanti così sarà sicuramente un Ibrahimovic. L'anno scorso con lo svedese avevamo una punta che svettava e creava spazi, ma se il 'Faraone' continuerà così potrà diventare come lui”.
PRESSIONE – “La più grande pressione calcistica si vive in Italia. A Milano è altissima, perché si deve vincere sempre, altrimenti sono schiaffi“.
REPUTAZIONE – “In Germania la mia reputazione non è stata buona. Da giovane può capitare di compiere errori, però in Italia ho avuto un nuovo inizio perché non mi conoscevano, sapevano solo che fossi un po' pazzo sul campo. Ma talvolta è necessario essere folli“.




















