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Calciopoli, Dondarini: “Chi mi ridara' quello che mi hanno tolto?”

L'ex arbitro ha poi ammesso che gli piacerebbe continuare nel mondo del calcio

CALCIOPOLI DONDARINI ASSOLTO ARBITRO / ROMA – La sentenza di assoluzione nel processo di Napoli su Calciopoli suona come una beffa per Paolo Dondarini, ex arbitro coinvolto nello scandalo del 2006. A 'Rai Sport' Dondarini ha dichiarato: “Quello che mi è stato tolto non potrà restituirmelo nessuno. Il calcio è il mio mondo, per cui mi piacerebbe continuare qui dentro, anche se non so se sarò all'interno dell'AIA. Sono finito per sbaglio in questa vicenda, costellata da errori evidenti e clamorosi, ma per fortuna i miei avvocati e un professionista come Nicola Penta hanno scovato intercettazioni mai ascoltate che hanno fatto capire la mia estraneità. Le schede svizzere? Un argomento che non conosco. Mi farebbe piacere capire perché le intercettazioni trovate dai miei avvocati, così rilevanti, siano state escluse dalle indagini e considerate poco importanti, visto che hanno portato alla mia assoluzione. La Costituzione prevede il principio di non colpevolezza fino all'ultimo grado di giudizio: gli imputati andrebbero trattati in un modo decente, da innocenti. In questo processo non è stato così”.

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