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PAGELLE E TABELLINO DI NAPOLI-PESCARA

Centrocampo mostruoso per gli azzurri, gli abruzzesi pagano soprattutto le varie disattenzioni difensive

 

PAGELLE E TABELLINO DI NAPOLI-PESCARA / NAPOLI – Tutto facile per il Napoli, ma per una ventina di minuti nel primo tempo il Pescara ha fatto davvero paura. Merito dei giovani più qualitativi a disposizione di Bergodi, che poi però soccombono di fronte ad un centrocampo mostruoso e dei tenori in grande spolvero. Per Mazzarri da matita blu alcuni cali di concentrazione inverosimili della difesa.

 

NAPOLI

De Sanctis 5,5 – Non che abbia colpe specifiche, ma con Cannavaro sul 4-1 stava combinando un patatrac.

Gamberini 6 – Fra i meno colpevoli di una prestazione difensiva preoccupante, nonostante di fronte ci fosse una squadra per nulla irresistibile. (Dal 25' st Dzemaili 6,5 – Entra a dare manforte ad un centrocampo che già stava deliziando. Ci mette un po' di qualità in più, che non guasta mai). 

Cannavaro 5 – Uno dei suoi difetti peggiori è il fatto che quando la partita sembra in ghiaccio si deconcentra completamente, non è la prima volta che accade. Oggi un retropassaggio folle per De Sanctis gli fa rischiare l'autogol, poi ancora una volta si addormenta palla al piede rischiando di regalare in più di un'occasione il secondo gol al Pescara. (Dal 36' st El Kaddouri sv)

Britos 6 – Scala male sul gol del Pescara, dando il via all'effetto-domino che porta Mesto in marcatura sul gigante Bjarnason. Poi si dà una sistemata e da quella parte non si passa più.

Mesto 6 – Marca male su Bjarnason in occasione del gol, ma non è compito suo. Poi una prestazione composta sulla destra, dove la manovra offensiva azzurra si dipana molto meno.

Inler 8 – Mettiamo per un attimo da parte i due missili che aprono e chiudono le danze e focalizziamoci sulla favolosa prestazione a centrocampo, fatta di ricami e sostanza. Esattamente il motivo per il quale il Napoli spese ben 16 milioni per il suo cartellino. Giocasse sempre così sarebbero giustificatissimi.

Behrami 7,5 – E' evidente che il motivo della crescita di Inler è anche la compresenza di quest'iradiddio che scalcia palloni e avversari come se avesse un conto in sospeso con tutti gli avversari. Alla fine, dopo aver spesso umiliato gli avversari, si mette a fare addirittura il difensore centrale, come se non avesse corso per tre in mezzo al campo.

Zuniga 6,5 – Le solite disattenzioni che ne limitano sempre rendimento e valore, è importantissimo però per creare superiorità numerica sulla sinistra. Non a caso le occasioni principali si creano da quella parte.

Hamsik 7 – La sua partita è tutta nel gol del raddoppio, in un fazzoletto di terreno. Controllo a seguire che manda a spasso Bocchetti, finta su Terlizzi e tap-in che spiazza Perin. Un vero e proprio gioiello, come lui, che con la sua sola presenza rende preziosa questa squadra. 

Insigne 6,5 – Palla al piede è devastante, poi però si perde sempre in qualche dribbling di troppo, finendo per regalare il raddoppio di marcatura agli avversari. Ma è comunque sempre nel vivo del gioco, quando imparerà ad essere più essenziale potrà sbocciare definitivamente. (Dal 31' st Vargas sv)

Cavani 7 – Due-tre occasioni nitide fallite, due palloni buttati dentro. In mezzo quelle cavalcate coast to coast che ormai sono il suo marchio di fabbrica, ciò che lo differenza dagli altri attaccanti. Ai quali però non ha da invidiare proprio nulla. Santo subito, Pallone d'Oro quanto prima.

All. Mazzarri 6,5 – Una goleada merita un voto più alto, se non fosse per quei cali di concentrazione assurdi per una squadra di tale caratura. Vedere il Napoli che per venti minuti incassa come un pessimo pugile dal Pescara è un po' triste. Per fortuna poi la partita torna in carreggiata e porta a casa una vittoria spumeggiante, proprio come ci si aspettava. 

 

 

PESCARA

Perin 5 – E' un portiere strano, difficilissimo da superare nell'uno contro uno ma ancora molto, troppo approssimativo nelle conclusioni da fuori area. Dei quattro gol almeno su un paio poteva fare decisamente di più.

Romagnoli 5 – Del terzetto arretrato è il meno negativo, ma anche lui ha non poche responsabilità su almeno un paio di gol. Complice di una difesa che imbarca acqua come se fosse sott'acqua.

Terlizzi 4,5 – Hamsik lo manda a spasso quando appoggia in rete il gol del 2-0, per il resto tiene bene finché il Napoli non affonda come sa. Per ovvi motivi non può assolutamente bastare.

Bocchetti 4 – Tre episodi fotografano al meglio la sua partita: la finta di Hamsik che lo manda a farfalle, la disattenzione nel primo tempo che mette Cavani solo davanti a Perin e il fallo da rigore che gli costa il rosso e chiude la sua partita. Tant'è.

Zanon 5,5 – Ha il merito di servire il cross per il gol della speranza di Bjarnason. Sulla sua fascia soffre molto Insigne, un po' meno Zuniga.

Cascione 5 – Ha di fronte una coppia di mediani che oggi ha deciso di salire in cattedra e dettare calcio. Non poteva fare molto di più.

Togni 5 – Surclassato dai due svizzeri in maglia azzurra, combina poco. (Dal 30' st Nielsen sv)

Bjarnason 6 – E' il pilastro di un centrocampo che soffre terribilmente, nonostante l'uomo in più in mezzo. Ha il merito di crederci segnando il gol che accorcia le distanze e di affondare in più di un'occasione cercando la doppietta.

Modesto 5 – Un liscio clamoroso che libera Cavani verso il gol, per sua fortuna il Matador lo grazia. Poi continua a subire le iniziative avversarie senza riuscire mai a rintuzzarle.

Weiss 6 – Quando parte palla al piede è sempre piuttosto pericoloso, è forse l'unico in grado di cambiare la storia della partita con le sue accelerazioni. Accade in occasione del gol del Pescara: porta a spasso l'asse di sinistra della difesa avversaria e poi apre per Zanon liberissimo di crossare. Poi si perde un po', complice anche una botta al ginocchio. (Dal 20' st Capuano sv)

Vukusic 5 – Una sola conclusione, alle stelle. Poi il nulla cosmico, complice anche l'imperfetta assistenza dei compagni. (Dal 22' st Abbruscato 5 – Non dà e non toglie nulla. A sua discolpa va detto che entra quando ormai era troppo tardi).

All. Bergodi 5 – Povero Bergodi, che si è ritrovato in mano una squadra che per registrarla ci vorrà ben più di qualche settimana, e magari qualche impegno meno probante di Juve e Napoli. Qualche speranza la regala l'ottimo primo tempo dei suoi, che purtroppo erano già sotto di due gol. Buona fortuna, ne avrà davvero bisogno. 

 

Arbitro Peruzzo 6 – Bravo il suo guardalinee nel primo tempo a vedere un non-fuorigioco di Cavani, bene nelle altre occasioni clou che decidono il match, compreso il rigore non fischiato a Bjarnason (Cannavaro lo tocca ma lui cerca palesemente il contatto). Poi la macchia: ferma Insigne lanciato solissimo a rete per un fallo precedente su Hamsik. Chiede scusa allo stadio, ma il risultato era già sul 4-1. Ampiamente perdonato.

 

 

NAPOLI-PESCARA 5-1

 

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Gamberini (25' st Dzemaili), Cannavaro (36' st El Kaddouri), Britos; Mesto, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Insigne (31' st Vargas), Cavani. A disp.: Rosati, Grava, Fernandez, Campagnaro, Donadel, Dossena. All.: Mazzarri

Pescara (3-5-1-1): Perin; Romagnoli, Terlizzi, Bocchetti; Zanon, Bjarnason, Togni (30' st Nielsen), Cascione, Modesto; Weiss (20' st Capuano); Vukusic (22' st Abbruscato). A disp.: Pellizzoli, Cosic, Crescenzi, Berardocco, Celik, Soddimo, Brugman, Caprari. Allenatore: Bergodi.

Arbitro: Peruzzo

Marcatori: 9', 33' st Inler (N), 15' Hamsik (N), 18' Bjarnason (P), 13' e 18' st Cavani (N)

Ammoniti: Behrami, Zuniga (N), Zanon, Romagnoli (P)

Espulso: 13' st Bocchetti (P) per fallo da ultimo uomo

 

 

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