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L'Editoriale di Sugoni – Mourinho, Sneijder, Pastore e i sogni di mercato

Consueto appuntamento con il giornalista di 'Sky Sport' e nostro editorialista

EDITORIALE SUGONI MOURINHO SNEIJDER PASTORE SOGNI MERCATO / MILANO – Manca poco più di un mese all'inizio del mercato e i sogni (dei tifosi ma non solo) volano liberi. Liberi e impossibili. Come all'apparenza alcune presunte super-trattative. Quella più grande (e forse chissà proprio per questo la meno impossibile) è uscita con forza nelle ultime ore in Spagna e Francia, non ci riguarda da vicino. Ma coinvolge la squadra straniera più “italiana” d'Europa (il Psg) e l'allenatore straniero forse più legato all'Italia (Josè Mourinho). Lui a Parigi per ora resta solo una suggestione, ma con Mou (e gli sceicchi.) di mezzo tutto è possibile. Chiaramente Carlo Ancelotti ha un solo modo per scongiurare la rivoluzione: vincere. Allora tutte le voci si zittiranno. Magare anche quella che con Mou, vorrebbe a Parigi pure Cristiano Ronaldo. Parigi via vai di tutti gli incroci. Anche quello tra Wesley Sneijder e Javier Pastore. L'argentino non va alla grande. Fatica, stenta: persino a trovare posto. Della situazione dell'olandese all'Inter ormai si sa tutto. Uno scambio potrebbe far felici tutti. Ma al momento la realtà si ferma qui. Ai condizionali. Moratti da New York ha escluso la possibilità. Almeno per ora. Perché sarà fondamentale capire cosa succederà con Sneijder da qui a gennaio. Anche in tutte le altre chiavi possibili ipotizzate. Si è parlato di Milan e di un'eventualità che porterebbe Boateng all'Inter (ma Berlusconi ha chiarito subito che non c'è nulla di vero in uno Sneijder rossonero). E' chiaro che se tutto dovesse restare così, l'addio di Wesley sarà probabile (attraverso scambi o meno). Più difficile pensare ad un altro scambio, quello con il Porto Alvarez-Rolando. Certo , i rapporti tra le società sono ottimi – come dimostrano gli affari Guarin e Alvaro Pereira, ma al momento tutto sembra prematuro. Come per l'attaccante della Juve. Per ora Marotta ha scelto il basso profilo. “Non abbiamo bisogno di tappare falle” ha detto. Cioè, non è detto che un attaccante debba arrivare per forza. Llorente rimane un obiettivo per giugno (quando – è bene ricordarlo – costerà zero). Drogba una strada quasi tutta in salita e difficile da percorrere. C'è anche la possibilità – concreta- che la Juve possa restare così. Così invece non resterà il Genoa. Preziosi e Foschi sono già al lavoro. L'asse con la Lazio sempre bello caldo. Matuzalem è destinato ai rossoblù, magari anche qualcun altro: Floccari con Del Neri a Bergamo ha conosciuto il momento migliore della sua carriera.. Magari – se tornerà a lavorare con Del Neri – anche  lui tornerà a volare.

 

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