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Pro Vercelli, Camolese e Romairone analizzano i problemi della squadra

Allenatore e direttore sportivo hanno parlato quest'oggi in conferenza stampa

PRO VERCELLI CAMOLESE ROMAIRONE PROBLEMI SQUADRA / VERCELLI – Tanti spunti e altrettante riflessioni. Questo è quanto viene fuori in questo inizio settimana in casa Pro Vercelli. Ad aprire la solita conferenza stampa con i giornalisti è stato l'allenatore delle Bianche Casacche, Giancarlo Camolese, il quale torna, inevitabilmente, sulla sconfitta di sabato subita contro il Varese: “Cosa succede? Ce lo stiamo chiedendo. In ogni gara c'è qualcosa di positivo, ma anche di negativo che alla fine condiziona il risultato. Non abbiamo mai cercato alibi. Ci sono errori che si pagano a caro prezzo, specie in questa categoria. Ho comunque il dovere di credere in questi ragazzi.

LE RIFLESSIONI DI CAMOLESE – Il lavoro, alla fine, pagherà. Anche perché, se mettiamo in dubbio questo principio, non si va più da nessuna parte”. Reduce dalla quarta sconfitta consecutiva, a Camolese viene chiesto se si sente già in discussione e se la partita contro il Vicenza del prossimo sabato può rappresentare una sorta di ultima spiaggia: “Conosco il mondo del calcio da anni. Se non arrivano i risultati, la società fa delle riflessioni. Io penso a fare risultato e a fare il meglio per questa squadra. Il calcio ci abitua a chi cambia cinque allenatori a stagione e a chi ribadisce la fiducia in un tecnico, anche dopo sette sconfitte consecutive. Io cerco di fare bene il mio lavoro e basta”. Gli evidenti problemi in difesa e la pesante assenza di Appelt Pires a metà campo lasciano parte anche al mercato, argomento sul quale Camolese glissa: “Se c'è un giocatore che puà dare una mano, non gli si può dire di no”.

PARLA GIANCARLO ROMAIRONE – Sul momento negativo della Pro Vercelli interviene anche il direttore sportivo Giancarlo Romairone, il quale non va per il sottile nel descrivere i problemi attuali: “Molti giocatori continuano a giocare per loro stessi e non per la maglia. Tecnicamente, ogni elemento ha grandi doti ma non siamo una squadra. Siamo consci dei nostri limiti. A inizio stagione, abbiamo provato a considerare che si potesse dare più importanza alla maglia della Pro. Invece alcuni giocatori pensano prima ai propri interessi”. Una riflessione concreta che viene ad essere espressa dopo circa tre mesi di un campionato di B, preparato, secondo molti, in maniera inadeguata. Romairone risponde così ai critici: “Abbiamo fatto alcune valutazioni, ovvero che molti giocatori che giocavano con noi lo scorso anno in Lega Pro potesse avere un ruolo importante anche in serie B. Il problema ora è liberare la testa dei ragazzi”. La salvezza resta l'obiettivo da perseguire. Un traguardo che la Pro Vercelli può ancora ambire a raggiungere: “La fiducia, che ci permette di andare avanti, è rappresentata dal fatto che ci sono sette o otto squadre al nostro livello. Come società siamo migliori di altre. Diversamente siamo dietro ad altre per motivi differenti. Dobbiamo accorciare il tempo del nostro processo di crescita”.

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