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Milan-Juventus, de Jong avvisa i bianconeri: “Siamo tornati!”

Il centrocampista olandese ha parlato alla vigilia della sfida contro i bianconeri

MILAN JUVENTUS DE JONG INTERVISTA / MILANO – Nigel de Jong, centrocampista del Milan, ha parlato a 'Tuttosport' alla vigilia della sfida contro la Juventus. Le sue dichiarazioni:

LA PRIMA VOLTA CONTRO LA JUVE – “La ricordo appena. La allenava Capello, Ibra era già diventato un mio avversario e io ero molto giovane. C’erano Buffon e Cannavaro. Diciamo che per me sarà come affrontarla per la prima volta domani. Se devo ricordare una sfida tra Juve e Ajax, la mia memoria corre un po’ più indietro. Alla Juve di Vialli e Ravanelli che vinse la finale contro la mia ex squadra”.

LA JUVENTUS DI OGGI –
“Credo che meriti grande rispetto. Ha avuto un periodo negativo, ma in questo momento è tornata ad essere uno dei club migliori in Europa. E' impressionante quello che hanno fatto contro il Chelsea. A loro invidio l’equilibrio tra i reparti. Difesa, centrocampo, attacco: sono tutti di grandissimo spessore. Pirlo? Un giocatore fantastico, anche se ormai non è più giovanissimo. Guai a lasciargli spazio e tempo per agire”.

MILAN-JUVENTUS – “17 punti di distanza? Il campo ha detto questo. Abbiamo perso diverse partite per un solo gol di scarto, quasi sempre senza che meritassimo di perdere. Errori incredibili, non dobbiamo più ripeterli. Il gol di Muntari? Non se ne parla nello spogliatoio”.

NIGEL E IL MILAN – “Pensavo di inserirmi più in fretta, invece ho impiegato troppo tempo. Ma adesso sto meglio, come il resto della squadra. Con le ultime due partite ci siamo sistemati. Credo per sempre. E la Juve si accorgerà che siamo tornati. Bisognava solo capire il sistema di gioco, che è cambiato spesso. E’ una squadra nuova, con compagni nuovi, con giocatori che giocavano in ruoli diversi. Ovvio che ci volesse tempo. Adesso credo che si possa continuare con questo modulo, che è più equilibrato. La squadra è giovane e affamata”.

IL CONFRONTO CON BERLUSCONI – “Era un momento delicato, per noi, eppure si è presentato nel modo migliore. Rilassato, non arrabbiato. Ha portato l’atmosfera giusta, ha parlato con ognuno di noi. E i risultati si sono subiti visti”.

S.D.

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