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L'Editoriale di Sugoni – Ferrara, Allegri, Montella: allenatori che rischiano e che ridono…aspettando il mercato

Consueto appuntamento con il giornalista di 'Sky Sport' e nostro editorialista

EDITORIALE SUGONI FERRARA, ALLEGRI, MONTELLA / MILANO – Entrambi entreranno in campo sapendo che potrebbe essere l'ultima volta per quest'anno. Ciro Ferrara rischia di più: in caso di sconfitta – sarebbe l'ottava consecutiva – l'addio alla Sampdoria è praticamente certo. E' stato difeso sempre finora. Tutti gli hanno confermato la fiducia domenica dopo domenica, nonostante i risultati. Ma il derby è il derby. Il Genoa però non sta molto meglio. Perdere non aiuterebbe di certo nemmeno Luigi Del Neri che, da quando è stato chiamato a sostituire De Canio, ha solo perso. Eppure la sua panchina non è ancora a rischio. Almeno prima del derby. A rischio, praticamente dalla prima giornata, c'è la posizione di Massimiliano Allegri. Il consulto notturno Berlusconi-Galliani (presente lo stesso allenatore) di domenica è servito a decidere di andare ancora avanti con lui. Ma ora lo aspetta un tris di partite – oltreché terribili – decisive: Napoli, Anderlecht e Juve. Andasse bene, potrà aspettarsi una mano dal mercato, anche se il viaggio di Braida in Argentina e Brasile sembra più proiettato verso l'estate, visto che il Milan non può prendere extracomunitari. Perdesse ancora invece, Allegri non avrebbe più un futuro rossonero. Chissà come sarà quello di Zeman, che il suo derby lo ha già perso: per la prima volta in settimana intorno al suo nome è circolata la parola esonero. In realtà non sembrano esserci i presupposti, e una scelta simile non sembra essere nemmeno nel dna di una società che l'anno scorso – nonostante tutto – andò avanti fino alla fine Luis Enrique.

Allenatori che soffrono, allenatori che ridono. Vincenzo Montella è il volto felice di questa Serie A. Si gode il suo momento e la sua Fiorentina, magari pensando già a gennaio. Quando il mercato potrebbe regalargli quell'attaccante che farebbe fare ai viola il salto di qualità. Bergessio è un suo vecchio pallino, Lisando Lopez uno che è stato (in)seguito a lungo. Ma la lista è lunga. Lunga, almeno quanto quella dei giovani che sta osservando l'Inter, ovunque. Dopo i talenti dello Shakhtar osservati in Champions (ma Willian ha una clausola rescissoria di oltre 30 milioni, veramente troppi per ogni squadra italiana), ecco quelli in campo in Olanda-Germania. Jung dell'Eintracht, alla sua prima convocazione, ma anche Draxler e Holtby, dello Schalke. Magari gli esterni difensivi olandesi Martins Indi o van Rhijn. Anche se la partita è stata deludente. Zero a zero. Con Huntelaar rimasto in panchina per novanta minuti. Ma questo non gli farà certo perdere punti. Lui i gol li ha sempre fatti, e ha i contratto in scadenza. La Juventus (ma non solo, in Italia e all'estero) osserva interessata. “Solo fra qualche mese deciderà cosa fare” ha detto il suo agente a Calciomercato.it. Fra qualche mese, magari dopo aver visto gli sviluppi del prossimo mercato…

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