Ecco tutto cio' che c'e' da sapere sulle rivali delle squadre italiane nella competizione europea
EUROAVVERSARI SPECIALE EUROPA LEAGUE DNIPRO PANATHINAIKOS PARTIZAN YOUNG BOYS / ROMA – Tutto e il contrario di tutto. O quasi. Dei raggruppamenti che vedono protagoniste le italiane in Europa League, si sta capendo poco. Le gerarchie sono, forse, più in subbuglio che mai. Si scoprono capoliste che – a poche ore dal sorteggio – parevano impensabili e squadre più blasonate, a caccia di un singolo punto per migliorare la classifica. Solo l'Inter sta mantenendo le giuste attese, forte del suo primo posto nel girone 'H'. Ai nerazzurri basta un punto – sperando che il Neftchi non batta il Rubin – per avere almeno la certezza di andare ai sedicesimi della manifestazione. Classifica cortissima è, invece, quella della Lazio che con i suoi 5 punti domina il gruppo 'J'. Non se la passano benissimo Napoli e Udinese, già pronte all'ultima chiamata per rimanere in corsa qualificazione. Un'eventuale sconfitta, rispettivamente contro Dnipro e Young Boys, potrebbe costringerle a dire addio, anticipatamente, all'Europa League.
YOUNG BOYS (Gruppo A – Udinese, Anzhi Makhachkhala, Liverpool) – L'avevamo detto due settimane fa e siamo stati confermati. Nonostante lo Young Boys di Berna fosse qualche spanna sotto l'Udinese, era capace di tendere tranelli non indifferenti. Ostacoli tipici di quell'imprevedibilità di cui avevamo parlato e che, puntualmente, è stata riservata agli uomini di Guidolin. La compagine svizzera sorprende sempre e non è altrettanto detto che, stasera, possa anche subire una goleada dall'Udinese. Questione di approccio alla gara ma anche di mentalità.
Dopo le due partite perse contro Liverpool e Anzhi, lo Young Boys è salito a tre punti. Resta ultimo ma può ancora lottare per un posto nelle prime due. Martin Rueda, allenatore dei bernesi, ci crede. La formazione, rispetto a quella dell'ultimo turno, non dovrebbe cambiare: Zolfli tra i pali, linea a quattro con Sutter, Ojala, Nef e uno tra Raimondi e Lecjaks. Costanzo e Zverotic dovrebbero fungere da incontristi, anche se il primo potrebbe essere avanzato nel caso in cui Rueda punti sul 4-1-4-1, visto in campionato. In avanti, Nuzzolo, Farnerud e Zarate dovrebbero sostenere Bobadilla, terminale offensivo.
DNIPRO (Gruppo F – Napoli, Psv Eindhoven, Aik Solna) – La sconfitta in terra ucraina ha lasciato l'amaro in bocca, ma fino a un certo punto. La solidità e la concretezza del Dnipro erano caratteristiche note, specialmente nelle sfide che la compagine dell'est Europa disputa fra le mura amiche. Il Psv – che qualche settimana prima aveva ridimensionato il Napoli – ci era già passato. In apertura si parlava di sorprese, di capoliste impensabili. Sul Dnipro, in pochi ci avrebbero scommesso. Specialmente in un girone con gli olandesi e con i partenopei. Il turn-over operato da Mazzarri ha avuto un ruolo determinante. L'avvicendamento necessario fra titolari e riserve avrebbe dovuto preservare energie per gli impegni di campionato. Questione di scelte, che all'estero, spesso, non fanno. L'Europa League, specialmente dalle parti di Dnipropetrovsk, viene percepita come manifestazione di grande valore che, nel passato, ha visto approcciarsi nuove potenze europee come lo è, ora, lo Shakhtar Donetsk. Ci sono ambizioni valide, tali da aver portato Juande Ramos su una panchina non propriamente prestigiosa o comunque piazzata in un angolo non certo ridente del continente. Il tecnico spagnolo si è ufficialmente rilanciato. Questa sera ha la prima possibilità per centrare la qualificazione ai sedicesimi. Gli basta un punto. Un pareggio che potrebbe far felice il tifo del Dnipro e mandare in fumo, allo stesso tempo, le speranze della gente di Napoli che, questa sera, riempirà il 'San Paolo'. Non sarà una gara facile ma, almeno in casa propria, gli azzurri non sembrano aver intenzione di regalare punti.
Ultimo appunto in merito alla formazione: il ceco Lastuvka viene confermato tra i pali. Non si cambia neanche in difesa, dove è previsto l'impiego dei soliti Mandzyuk, Mazuch, Cheberyachko e Strinic, già utilizzati anche nel match di campionato vinto 2-0 contro il Metalist Kharkhiv. A centrocampo, tornerà Konoplyanka, assente nella gara di due settimane fa. Il nazionale ucraino andrà ad occupare la corsia mancina. Sul lato opposto, dentro Fedetsky con Rotan e Giuliano nel mezzo. In avanti soliti dubbi sull'impiego di Kalinic in coppia con Seleznev. Ci sono chance anche per Matheus.
PARTIZAN BELGRADO (Gruppo H – Inter, Neftchi, Rubin Kazan) – E' l'ultima occasione per la squadra serba di rimettersi in corsa per la qualificazione. Il solo punto conquistato in tre partite pesa moltissimo nella gara contro l'Inter che andrà in scena questa sera. Un'eventuale sconfitta, con conseguente vittoria del Rubin contro il Neftchi, ufficializzerebbe la chiusura del girone.
Obiettivo rilancio. Questo l'approccio al match che la compagine guidata da Vermezovic mira a perseguire. In campionato, il Partizan sta letteralmente dominando (nove vittorie consecutive) mentre, in Europa, latita. L'occasione, di far punti, si unisce alla possibilità di rivedere Lazar Markovic, talentino serbo sicuro protagonista delle prossime sessioni di mercato. Il gioiellino, classe 1994, sarà sicuramente impiegato come esterno offensivo mancino nel 4-2-3-1 che il tecnico serbo varerà stasera. Completano il terzetto Ilic e Tomic, con uno tra Scepovic e Mitrovic quale unica punta.
PANATHINAIKOS (Gruppo J – Lazio, Maribor, Tottenham) – Il successo nel derby contro l'Aek Atene ha risvegliato l'entusiasmo di società, squadra e tifosi. Una vittoria importante in un periodo non propriamente idilliaco, in termini di risultati. Il Panathinaikos che fa visita all'Olimpico di Roma è una squadra, comunque, da prendere con le pinze. La Lazio, di per sé, ha altri problemi a cui far fronte, primo fra tutti la preparazione del derby.
La classifica vede, in questo momento, i biancocelesti in cima con cinque punti. Il gap minimo tra una squadra e l'altra impone di staccare il più possibile le diverse concorrenti. I tre punti sarebbero ottimi per dare una sferzata in quest'ottica, permettendo di vivere più serenamente la partita casalinga contro il Tottenham e la trasferta di Maribor. La Lazio ha tutte le carte per avanzare ai sedicesimi. Resta, tuttavia, da valutare l'impegno che Petkovic deciderà di profondere sia nella gara di questa sera che nelle successive.
Il Panathinaikos ha soli due punti ma, come detto, può rientrare in corsa. Nulla è chiuso. La squadra arriva a Roma con tanta umiltà ma con voglia di fare. Mister Jesualdo Ferreira non rinuncia a Toché, vertice offensivo. Lo spagnolo verrà coadiuvato da Sissoko e da Christodoulopoulos. Vitolo e Marinos andranno a centrocampo con Fourlanos, schierato come mezzala mancina.




















