Nuovo viaggio alla scoperta di calciatori dimenticati dal grande pubblico
LO RICONOSCETE CALCIATORI DIMENTICATI / ROMA – La nuova rubrica di Calciomercato.it si propone di raccontare la storia di alcuni calciatori che, pur avendo lasciato un segno più o meno profondo nella storia del calcio, per un motivo o per l'altro sono finiti nel dimenticatoio, lontano dai riflettori degli stadi e dalle luci della ribalta.
Oggi il protagonista è stato un portiere controverso: ha vissuto gli anni più importanti tra Brescia, Roma, Lazio e Inter, portando il peso dell'aver indossato entrambe le maglie della Capitale, dando vita ad un episodio che fa ancora discutere: è Astutillo Malgioglio.
Malgioglio para i primi palloni da professionista nel 1976, a Bologna. L'anno dopo passa alle 'Rondinelle', dove è protagonista di cinque stagioni importanti, imponendosi tra i migliori portieri in Serie B. Dopo una stagione nella Pistoiese compie il grande salto nella Roma: qui milita per due anni senza lasciare grandi tracce, complice la coesistenza con Tancredi.
L'episodio più clamoroso della sua carriera si registra il 9 aprile 1986: quella stagione, per Malgioglio, è con la maglia della Lazio. I tifosi non gli perdonano il passato da romanista, gli contestano scarsa professionalità. Nella partita interna persa col Lanerossi Vicenza per 4-3 viene duramente contestato, e lui per reazione si leva la maglia e ci sputa sopra. Contratto rescisso.
Vorrebbe lasciare il calcio, ma l'Inter lo tessera fino al 1991: quando torna a Roma ad accoglierlo c'è una selva di fischi. Passa l'ultima stagione nell'Atalanta, ritirandosi dal calcio giocato nel 1992. Molto si è detto sullo sputo di Malgioglio, secondo cui i tifosi laziali avrebbero insultato i portatori di handicap (di cui lui è sempre stato strenuo difensore, anche grazie ad un'associazione). Malgioglio rimane uno dei personaggi che hanno fatto più scalpore negli anni '80. E, in tempo di derby, storie come questa tornano ciclicamente a galla…




















