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I dubbi su Zeman e le perplessita' di Mazzarri

Consueto appuntamento con l'editoriale di Calciomercato.it

DUBBI ZEMAN MAZZARRI / ROMA – Per Zeman non ci sono mai stati dubbi. Il boemo ha infatti segnato la sua carriera attraverso un integralismo tattico senza tempo. Dagli anni 90' ad oggi Zemanlandia è sempre stata la stessa: allenamenti duri, corsa, velocità e verticalizzazioni rappresentate nell'indiscusso 4-3-3. Una scelta mai riconsiderata o ritoccata, ma che chiaramente ha fatto storcere il naso sia ai giocatori sia alla dirigenza che ha lavorato (lavora) a fianco del boemo. Paradossalmente, la mancanza di dubbi dell'allenatore ex Pescara fa proprio scattare delle normali perplessità negli altri. La vittoria del Palermo ha sicuramente disteso l'ambiente e fatto tornare qualche sorriso, ma la sensazione di aver sbagliato ancora una volta l'allenatore, a Trigoria resta: l'errore di aver scelto per la seconda volta, dopo Luis Enrique, nuovamente un tecnico che si affida ad un unico schema tattico. Una eventuale vittoria nel derby potrebbe così far crescere i sorrisi, ma non ridimensionare i pensieri di Baldini, mai convinto del Zeman-bis.

Una settimana particolare è attesa anche da Walter Mazzarri, uno che i dubbi li ha sempre avuti. Dubbi di restare a Napoli, dubbi di rinnovare, dubbi di andare all'estero. L'unica certezza non si è mai infatti avverata: allenare la Juventus, dopo che a più riprese si era proposto al club bianconero. Il tecnico toscano vorrebbe infatti fare il salto di qualità, aumentare il suo stipendio, poter contare su una rosa più competitiva in Europa, ma queste condizioni non si sono mai verificate. E difficilmente il prossimo anno si presenteranno: in Italia (restano delle incertezze sulla panchina del Milan, ma Allegri ha ancora un anno di contratto…), sia la Juventus sia l'Inter continueranno con i loro giovani tecnici. All'estero – grazie anche all'esperienza e contatti del suo procuratore Beppe Bozzo – si potrebbero ripresentare delle offerte dalla Russia o Spagna, ma i palcoscenici non sono così prestigiosi come – appunto – Mazzarri vorrebbe. Torna così attuale un anno di stop, in attesa di nuove occasioni, mentre gli incontri per il prolungamento in scadenza tardano ad arrivare…Inevitabili, nel frattempo, delle titubanze di alcuni giocatori che non avvertono più un Mazzarri totalmente calato nel progetto di De Laurentiis. In ogni caso, per l'ex tecnico di Livorno e Reggina resta importante confermare un record incredibile per un allenatore: non esser mai stato esonero. E questa è una certezza.

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