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Mercato Inter, Julio Cesar: “Il mio addio e' stato molto sofferto”. E su Moratti e Mancini…

Il portiere brasiliano torna a parlare dei nerazzurri

MERCATO INTER JULIO CESAR MORATTI MANCINI/ ROMA – Julio Cesar torna a parlare di Inter, raccontando nuovamente di aver sofferto molto per il suo addio ai nerazzurri. Una separazione difficile per un portiere che in sette stagioni ha vinto tutto con la maglia della beneamata: “Dire addio all'Inter è stato molto, molto difficile – ha dichiarato Julio Cesar alla trasmissione 'I Signori del Calcio' di 'Sky Sport' – perché mi sono passati per la testa tutti i momenti in cui ho vissuto con quella che considero una famiglia. Presidente, dirigenti, compagni, tifosi: tutti facevano parte di una grande famiglia. Non dimenticherò mai lo striscione 'la maglia che hai onorato, non sarà mai dimenticata': quando l'ho letto ho capito che andavo via dopo aver fatto il mio dovere. La gente mi è sempre stata vicina, aiutandomi anche quando sbagliavo. Quello che sono diventato, lo devo soprattutto ai tifosi”.

Ripercorrendo la sua esperienza in nerazzurro, Julio Cesar non dimentica Roberto Mancini, l'allenatore che lo ha lanciato nel calcio che conta, e nemmeno Massimo Moratti, nonostante la cattiva gestione dei suoi ultimi giorni da interista: “Roberto Mancini è stato il mio papà in Europa, diciamo. Con me ha fatto una scommessa e direi che ha vinto alla grande. Moratti? Con lui ci siamo chiariti: gli ho detto tutto quello che avevo da dire. L'importante è che sono andato via consapevole di aver lasciato una porta aperta. Questo l’ho imparato da piccolo dalla mia mamma”.

Chiusura dedicata al Queen's Park Rangers, squadra con la quale Julio Cesar spera di prendere il treno che porta dritto al Mondiale del 2014 in Brasile: “Fare il secondo di Handanovic sarebbe stata davvero una cosa difficile per me, perché ho altri obiettivi da raggiungere, per esempio giocare il Mondiale a casa nostra, in Brasile”.

S.F.

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