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Lazio-Torino, Petkovic: “Fiorentina, Le scuse non bastano. Non so spiegarmi Zarate…”

L'allenatore dei biancocelesti interviene all'indomani della sfida contro i granata

LAZIO TORINO PETKOVIC CONFERENZA STAMPA / ROMA – Chiudere la pagina Fiorentina e guardare avanti: è questo il diktat in casa Lazio. In conferenza stampa parla il tecnico Vladimir Petkovic, alla vigilia della sfida contro il Torino. Calciomercato.it segue in diretta tutte le sue dichiarazioni.

DOPO FIRENZE – “Penso che la squadra sia pronta. Ieri abbiamo parlato della partita con la Fiorentina: le gare sono talmente tante che non c'è molto tempo per riflettere. E' importante tirare subito le somme, salvare quanto di buono è stato fatto e migliorare dove non abbiamo fatto bene. Oggi spero di avere tutti a disposizione, salvo gli squalificati e i due infortunati Ederson e Marchetti. Spero che domani i giocatori mostrino la rabbia e la trasformino in maniera positiva durante la partita”.

SCUSE INSUFFICIENTI – “Non voglio tornare troppo su quanto è successo: fare ulteriore pressione non serve a niente, perché scusarsi con noi una sola volta non sarebbe bastato”.

MODULO – “Sicuramente sarà una Lazio diversa. Dobbiamo usare altre armi, compensando come collettivo alle assenze individuali. Dovremo essere compatti e sfruttare ogni minima possibilità. Qualche forza offensiva in più potrebbe servirci”.

TITOLARI E BROCCHI – “Non gioco il prepartita con le carte aperte: cerco di nascondermi per poter riflettere fino all'ultimo su come impostare il gioco. Tutti i convocati dovranno essere al 100%; qualcuno, come Brocchi e Stankevicius, ha meno minuti nelle gambe. Devo valutare chi potrà darmi qualcosa da titolare e da sostituto”.

TORINO – “Ci aspettano sempre avversari arrabbiati, che perdono le partite e vengono a togliersi le castagne dal fuoco contro di noi. Dobbiamo essere bravi a non lasciargli spazi: dobbiamo smettere di far rientrare in partita gli avversari. A Firenze nella prima mezz'ora abbiamo invitato i viola ad essere ancora più aggressivi, non sapendo gestire la gara. Dobbiamo essere bravi ad annullare l'avversario, con tutto il rispetto del Torino, che sa variare modulo. Già in amichevole quest'estate siamo stati messi in difficoltà dai granata (sconfitti 0-3, ndr)”.

CENTROCAMPISTI – “Tutti devono essere pronti ad inserirsi e tentare di segnare sia da fuori che dentro l'area di rigore”.

ZARATE – “E' uno del gruppo e deve lavorare assieme al gruppo. Sicuramente è un giocatore di grande qualità, che al momento per vari motivi, che non so neanch'io spiegare, non dà il contributo che potrebbe darci. Ha enormi qualità tecniche e tattiche, ma deve integrarsi nel nostro sistema di gioco ancora di più, correre e dare maggior contributo alla squadra. Dipende solo da lui: gli ho dato possibilità come a tutti”.

A TESTA ALTA – “A Firenze anche in 9 contro 11 siamo rimasti in partita. Bisogna essere pronti a tenere questo passo anche nei momenti difficili. Quando arrivano questi momenti ci chiudiamo a riccio, invece dobbiamo alzare la testa dopo tutte le difficoltà, continuando a seguire la nostra strada”.

CAVANDA E ONAZI – “Quando sono stati liberi mentalmente, senza troppi pensieri, hanno fatto ottime gare, dando un ottimo contributo alla squadra. Quando i giovani cominciano a realizzare dove sono arrivati e iniziano a pensare troppo hanno cali di rendimento, come successo ultimamente più in Onazi che in Cavanda. Il belga ha giocato molte partite, e la testa non può sempre essere al livello del fisico; sicuramente questi momenti di riposo e riflessione gli servono per crescere ulteriormente. Loro devono guardare come si comportano i giocatori più esperti, cercare i loro consigli e lavorare al massimo per migliorarsi e diventare grandi”.

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