Atalanta
Bologna
Cagliari
Como
Fiorentina
Genoa
Inter
Lazio
Lecce
Milan
Napoli
Parma
Roma
Torino
Udinese
Verona

Serie A, da Rizzoli a Cervellera: lo strano caso dei giudici di porta… protagonisti

Catania-Juventus e Roma-Udinese condizionate dalle decisioni degli arbitri addizionali

SERIE A, RIZZOLI CERVELLERA GIUDICI DI PORTA / ROMA – Evitare che ci siano casi di gol-non gol. Questo è il compito precipuo dei giudici di porta, che da quest'anno accompagnano la terna arbitrale nelle partite di Serie A. Ma, evidentemente, gli arbitri addizionali si annoiano ad aspettare per 90 minuti che ci sia un episodio del genere e cercano di diventare protagonisti in altri modi. A tal proposito ieri si sono verificati due casi che devono fare molto riflettere sulla utilità degli stessi. Il primo riguarda Catania-Juventus: gli etnei segnano un gol regolare con Bergessio che l'arbitro Gervasoni ed il guardalinee Maggiani convalidano. Ma dopo l'intervento del giudice di porta Rizzoli (già noto per aver concesso un rigore ai bianconeri contestato dal Napoli in Supercoppa, ndr) ed un consulto di quasi un minuto, la rete viene annullata per un fuorigioco inesistente che il fischietto bolognese avrebbe suggerito a Maggiani per il tocco di un altro rossoazzurro dopo il cross di Spolli.

Il secondo episodio riguarda invece Roma-Udinese. Nel finale di gara c'è un contatto lieve tra Castan e Pereyra nell'area giallorossa che non sembra da rigore, tanto che l'arbitro Massa lascia proseguire. Ma dopo qualche secondo, su segnalazione del giudice di porta Cervellara, torna sui suoi passi e concede il rigore ai friulani che porta al definitivo 3-2. Insomma, da uomini ombra chiamati ad intervenire rarissamamente nei casi di gol-non gol, gli arbitri addizionali si stanno trasformando in veri e propri direttori di gara. Manie di protagonismo che non servono al calcio, già segnato da tanti veleni…

Gestione cookie