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Serie A, dai santi di Cellino alle mascherine del 'San Paolo': le curiosita' di oggi

Questa giornata e' stata ricca di polemiche, ma anche di episodi che fanno sorridere

 

SERIE A CURIOSITA HAMSIK MASCHERINE / ROMA – Cagliari-Juventus e Fiorentina-Lazio hanno infuocato questa giornata di Serie A, che verrà ricordata soprattutto per le polemiche roventi. Oggi però si è potuto assistere anche a diversi episodi curiosi, che non possono non destare simpatia. Abbiamo scelto i migliori per voi.

 

1-2? NO, 0-3! Bologna-Inter verrà ricordata dai tifosi accorsi allo stadio anche per il tilt del tabellone luminoso. Nonappena i felsinei hanno segnato il gol del momentaneo 1-2, infatti, anziché assegnare la rete al Bologna il tabelloni ha “deciso” che aveva segnato l'Inter: uno 0-3 targato Ranocchia, Milito, Milito. Alla fine il terzo gol interista è arrivato, ma per mano di Cambiasso. Chissà se avesse segnato il 'Principe' che profezie di combine

 

GOL E SANTINI – La scaramanzia, si sa, non guasta mai. Il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, ha saputo subito chi ringraziare dopo il gol-vittoria di Dessena nella sfida esterna contro la Sampdoria. Il calciatore? Il gioco di squadra? L'allenatore? Macché: il santino nel suo portafoglio. L'ha sfilato in un lampo e lo ha benedetto a dovere. I numi devono essere stati soddisfatti.

 

MASCHERINE DI PROTESTA – I tifosi del Napoli, nel pre-gara contro il Chievo, hanno deciso di organizzare una protesta sulla falsariga della 'panolada' spagnola: è stata loro distribuita fuori dallo stadio una mascherina bianca, di quelle che si vedevano ai tempi dell'influenza suina. Il motivo è semplice: ricordate lo scandaloso servizio del 'Tgr Piemonte', in cui il giornalista diceva che i napoletani “li riconoscete dalla puzza“? Ecco. Niente di meglio di un po' di sana ironia.

 

AMICI DI 'SAUDADE'Dodò e Allan. Uno difensore della Roma, l'altro centrocampista dell'Udinese. Nonostante la sfida tra le sue squadre sia vibrante, loro trovano tempo all'intervallo, prima di rientrare negli spogliatoi, per fare quello che di solito si fa al triplice fischio: scambiarsi le maglie. Un bel gesto, forse memore del Brasile lontano. La 'saudade' non conosce fede calcistica…

 

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