Altra prestazione disastrosa degli azzurri, che come contro il PSV si lasciano massacrare dagli avversari. Mazzarri presuntuoso
PAGELLE E TABELLINO DNIPRO-NAPOLI / DNIPROPETROVSK (Ucraina) – Voto 7 al PSV Eindhoven, che pareggia in casa con l'AIK e lascia ancora in corsa il Napoli. Se dipendesse dagli azzurri, infatti, l'Europa League sarebbe già finita da un pezzo. Mazzarri non rivede le scelte della scorsa gara e si consegna praticamente al Dnipro, che domina in lungo e in largo anche grazie ad individualità di altissimo livello come Giuliano. Disastrosi gli azzurri, con gli stessi protagonisti (in negativo) della trasferta in Olanda. Non basta il tardivo ingresso di Cavani.
DNIPRO
Lastuvka 6,5 – Un armadio, è difficile superarlo quando esce a coprire lo specchio. Non che abbia molte occasioni di mettersi in mostra, comunque.
Mandzyuk 7 – Senza un dirimpettaio dignitoso si prende licenze inaudite, tipo uscire palla al piede dopo anticipi mostruosi.
Cheberyacko 6,5 – Vargas è un bocconcino gustoso, un po' meno Cavani. Ma tiene bene il campo.
Mazuch 6 – L'unico che non superi abbondantemente la sufficienza per gli ucraini, ma solo perché ingenuamente provoca il rigore trasformato poi da Cavani.
Strinic 7 – Cavalca sulla sinistra sovrapponendosi spesso con Matheus, annichilisce Mesto praticamente per tutta la partita.
Fedetskyy 7 – Trova subito il gol che spiana il match per i suoi, poi si mette a picchiare come un fabbro in mezzo al campo, liberando spazio per Giuliano. (Denisov sv)
Rotan 7 – Piede caldo e cervello fino, tira praticamente tutti i calci piazzati della sua squadra. Ma ciò non vuol dire che abbia un atteggiamento light. Anzi, è fra i primi a darle e anche a prenderle.
Giuliano 8 – Squarcia il campo con aperture geniali, porta a spasso come cagnolini i centrocampisti avversari. Infine si toglie anche lo sfizio di andare a segnare il gol della tranquillità con un'azione caparbia. Il preciso esempio di cosa voglia dire fare la differenza.
Matheus 7,5 – Attaccante aggiunto, parte largo ma si accentra spesso mandando in tilt la difesa avversaria. Segna e regala il terzo gol a Giuliano. Assolutamente decisivo.
Seleznyov 6,5 – Combatte con le braccia e con le gambe, talvolta anche in maniera un po' furbetta. Ma il suo peso lì davanti si sente eccome. (Kalinic 7 – Entra e in cinque minuti ravviva una partita che si stava indirizzando verso un dominio (sterile, per la verità) del Napoli. Questo il suo merito, una felice intuizione di Ramos).
Zozulya 6,5 – Tiene in costante difficoltà la difesa azzurra con un continuo movimento, poi si siede e non si rialza più: probabile contrattura alla coscia. (Kankaya 6,5 – Si piazza sulla destra e contribuisce a conquistare una zona fondamentale del campo).
All. Ramos 7 – Mette in campo una squadra che accoppia alla perfezione sostanza e qualità. Poi ci mette anche del suo a partita in corso, con il cambio Seleznyov-Kalinic che ribalta nuovamente le gerarchie. Una gran lezione di calcio a Mazzarri).
NAPOLI
Rosati 4,5 – Tre partite di Europa League, l'unica nella quale non si sia rivelato un disastro è stata quella con l'Aik, dove è stato praticamente inoperoso. Sarà perché la prende solo quando gliela tirano addosso? Incerto tra i pali, terrificante nelle uscite, anche più di De Sanctis. E ce ne vuole. Forse a questi livelli non è adatto neanche a fare il secondo.
Gamberini 4,5 – La sua partita è tutta nell'incomprensione con Fernandez che rischia di mandare a rete Kalinic per il 3-0. Lui e i compagni parlano due lingue diverse, sarà anche per questo che con Campagnaro e Cannavaro è tutt'altro calciatore. (Inler sv – Tardivo il suo ingresso, avrebbe dato una gran mano al centrocampo).
Fernandez 4,5 – Dovrebbe guidare il reparto dal centro della difesa, sono invece i suoi più esperti compagni a condurlo con la manina. Ma spesso non basta. Un'altra dimostrazione di quanto non sia pronto per questi livelli. Nervosissimo, rischia l'ingenua espulsione nerl primo tempo con un'inutile testata a Seleznyov.
Aronica 4,5 – A dirla tutta nessuno gli dà una mano da quella parte, visto che Dossena è inesistente e Dzemaili fa più danni che altro. Ma ci mette del suo, stando spesso a guardare.
Mesto 4,5 – Impacciato e appesantito, Strinic lo asfalta ogni volta che può. Anche palla al piede spreca tantissimo. Maggio in questo periodo non è al meglio, lui per ora non è di certo un'alternativa credibile.
Zuniga 4,5 – Cervellotica la scelta di schierarlo in mezzo al campo, le conseguenze le paga tutta la squadra. Un po' meglio nel suo ruolo naturale, ma è imperdonabile la dormita su Matheus in occasione del terzo gol.
Donadel 4 – Saranno i 14 mesi di inattività, fatto sta che in mezzo al campo cammina e perde una quantità sconsiderata di palloni. Ma la colpa è soprattutto di chi lo lancia titolare senza accertarsi che abbia recuperato.
Dzemaili 4,5 – Dovrebbe fare l'Hamsik della situazione, non riesce a fare neanche lo Dzemaili. Dovrà spiegarci a cosa stava pensando quando ha lasciato Giuliano libero di insaccare il 3-0.
Dossena 4 – In ritardo sul calcio di punizione che porta al primo gol del Dnipro, dopo un-minuto-uno. Non affonda mai, poi nella ripresa si perde nuovamente l'avversario, rischiando di regalare il terzo gol. Mazzarri lo toglie per disperazione. Dei non titolari è quello che pretende più spazio: c'è da chiedersi su quali basi lo faccia, visto che non è più un calciatore di serie A da quasi due anni. (Pandev 6 – Dà un minimo di criterio alla manovra, apre anche uno spazio interessante a Mesto. Manco a dirlo, il compagno spreca malamente).
Insigne 5 – L'errore sta nel consegnargli in mano le chiavi della squadra quando intorno c'è gente non all'altezza della situazione, mentre quando giocano campioni che potrebbero esaltarlo resta sistematicamente fuori. E' il primo comandamento sul manuale delle cose da NON fare per valorizzare un giovane talento. Qualcosina si intravede quando entrano Pandev e Cavani. C.V.D.
Vargas 4 – Assolutamente evanescente quando deve giocare contro difese schierate, finora ha dimostrato di poter essere soltanto un notevole contropiedista. Stasera non la prende mai, ma nel vero senso della parola. (Cavani 7 – Entra lui e cambia la partita. Un palo, un rigore procurato e trasformato e tante altre occasioni pericolose. Da solo vale tutto il resto della squadra, impensabile lasciarlo fuori. A maggior ragione se l'alternativa è Edu Vargas).
All. Mazzarri 3 – Commette tutti gli errori che si possono commettere. Pecca di superbia nel non rivedere le scelte suicide di Eindhoven, con l'aggravante dell'incomprensibile scelta di schierare Zuniga centrale di centrocampo. Per di più indugia nei cambi, consentendo al Dnipro di venire nuovamente fuori dopo una fase di calo. Insiste su calciatori che sono o bolliti o ancora acerbi, che magari se li lanci in una squadra rodata non si nota neanche molto. Se invece li metti in campo tutti insieme il risultato non può che essere disastroso. Se l'Europa League è un peso lo dica chiaramente e schieri la Primavera, certo è che è impossibile vedere di queste figuracce quando si rappresenta l'Italia all'estero. Post scriptum: una squadra che punta così in alto non può commettere sempre gli stessi errori sui calci piazzati. Ma se titolari e riserve commettono le stesse disattenzioni, probabilmente vuol dire che il problema è a monte.
Arbitro Gocek 6,5 – Vede bene il fuorigioco di Fernandez quando annulla il gol di Vargas, vede bene il rigore su Cavani. Il suo più grande merito però è capire che i padroni di casa fanno parecchia scena, risparmiando un paio di cartellini rossi che un altro arbitro più fiscale probabilmente avrebbe dato senza complimenti.
DNIPRO-NAPOLI 3-1
Dnipro (4-4-2): Lastuvka; Mandziuk, Mazuch, Cheberyachko, Strinic; Fedetskiy (37' s.t. Denisov), Rotan, Giuliano, Matheus; Zozulya (37' p.t. Kankava), Seleznyov (14' s.t. Kalinic).
A disp.: Shelikhov, Odibe, Kravchenko, Aliyev. All.: Juande Ramos
Napoli (3-4-1-2): Rosati; Gamberini (34' s.t. Inler), Fernandez, Aronica; Mesto, Donadel, Dzemaili, Dossena (7' s.t. Pandev), Zuniga; Insigne, Vargas (7' s.t. Cavani).
A disp.: De Sanctis, Cannavaro, Uvini, El Kaddouri. All.: Mazzarri
Arbitro: Gocek (Turchia)
Marcatori: 2' Fedetskiy (D), 42' Matheus (D), 19' s.t. Giuliano (D), 30' s.t. rig. Cavani (N)
Ammoniti: Dzemaili, Donadel, Fernandez (N); Kankava, Mazuch (D)




















