Tutto cio' che c'e' da sapere sulle rivali delle squadre italiane nella competizione europea
EUROAVVERSARI SPECIALE EUROPA LEAGUE DNIPRO PANATHINAIKOS PARTIZAN YOUNG BOYS / ROMA – Il giro di boa è imminente. Terminate le gare odierne, tutte le squadre avranno avuto modo di sfidare le dirette rivali dei loro raggruppamenti. Un test che, come negli altri casi, non si può fallire. I punti in palio sono i soliti ma, in alcuni casi, possono fare la differenza. Questa sera, le avversarie delle italiane non fanno parte della schiera di squadre blasonate o dalla grande tradizione. Resta un sottile, o qualcosa di più, strato di imprevedibilità. Squadre robuste e stadi ricchi di passione accoglieranno ad esempio il Napoli e la Lazio, di scena rispettivamente a Dnipropetrovsk e ad Atene contro il Panathinaikos. Non sarà propriamente facile anche per l'Udinese, ospite degli svizzeri dello Young Boys. Più morbido il cammino dell'Inter che, questa sera, trova un Partizan Belgrado che, in Europa, è tutt'altra cosa rispetto a quello di campionato.
YOUNG BOYS (Gruppo A – Udinese, Anzhi Makhachkhala, Liverpool) – Si parlava, in apertura, di imprevedibilità. E' ciò a cui sono abituati i tifosi dello Young Boys che, tra campionato e coppa, stanno assistendo ad una stagione quanto mai ricca di sorprese, non sempre positive. La compagine elvetica, ad esempio, è stata capace di imporsi, nei preliminari, 3-0 sul campo dei danesi del Midtylland, salvo poi rischiare di compromettere la qualificazione nella partita casalinga, persa 0-2. Strano anche il cammino in campionato che, da 9 turni, alterna ciclicamente una vittoria, un pareggio e una sconfitta. Dopo le due partite perse contro Liverpool (2-5) e Anzhi (0-2), la squadra allenata da Martin Rueda vuole uscire da questo brutto momento europeo. Per far ciò, il tecnico bernese si affida al centravanti argentino, ex River Plate, Raul Bobadilla. Lui sarà il riferimento offensivo di una squadra che, sulla carta, sembra sempre pronta a stravolgere il suo gioco con un 4-1-4-1 (in campionato 4-4-1-1) che, spesso, porta più danni che benefici. Il modulo premette buona copertura in fase di ripiegamento, ma altresì propone di riversare, in massa, una folta schiera di centrocampisti nelle fasi offensive. Evidentemente, il contropiede è l'arma micidiale alla quale mister Rueda ha provato a sopperire tenendo, nelle ultime apparizioni, i centrocampisti centrali maggiormente ancorati alla linea difensiva. La formazione dovrebbe essere la seguente: Zolfli in porta, linea a quattro con Sutter, Ojala, Nef e uno tra Raimondi e Lecjaks. Veskovac dovrebbe fungere da regista in un centrocampo comunque folto con Spycher, Farnerud e Nuzzolo, mentre Costanzo dovrebbe piazzarsi alle spalle di Bobadilla.
DNIPRO (Gruppo F – Napoli, Psv Eindhoven, Aik Solna) – La trasferta in terra ucraina è sempre difficile da metabolizzare. Non tanto per un timido jet lag, ma più per l'ambiente e il clima che si rischia di trovare. Uno sbalzo termico caratterizzato dalla temperatura fredda e dal calore che il pubblico trasmette all'ambiente.
Il Napoli si troverà, di fronte in serata, una squadra molto solida, capace di mettere in difficoltà anche le potenze del suo campionato come lo Shakhtar (comunque vincitore nello scontro diretto di due settimane fa) e la Dinamo Kiev (battuta nella sfida casalinga 2-1). Attenzione al carattere del Dnipro, capace di rimontare due volte lo svantaggio contro l'Aik Solna e chiudere il match 3-2. Dopo la vittoria contro il Psv, è seguito il successo in terra svedese che pone il Dnipro in testa al girone. Bottino pieno, non solo in Europa League, ma anche nelle sfide casalinghe disputate nel campionato ucraino, il quale vede il Dnipro al secondo posto in classifica. Del resto, la compagine dell'Est è allenata da un certo Juande Ramos che, di calcio, qualcosina, ne sa. Il tecnico spagnolo si sta rilanciando in una piazza poco sconosciuta, ma sta ottenendo risultati veramente ottimi. In formazione può vantare elementi validi del calibro di Konoplyanka (che avevamo suggerito alla Roma in estate) o dei due croati Kalinic e Strinic. Il Dnipro è una squadra complessivamente quadrata che, tuttavia, può essere messa in difficoltà sulle ripartenze. A difesa schierata, è più complicato impostare una manovra d'attacco. Attenzione alle palle inattive, in grado di fare il buono e il cattivo tempo.
Per quanto riguarda la formazione, Juande Ramos non stravolge né la formazione tipo, né tanto meno il modulo 4-4-2 . In campo, tra i pali, il vice di Peter Cech in nazionale, Lastuvka, mentre la difesa a quattro dovrebbe essere costituita da Mandzyuk, Mazuch, Cheberyachko e Strinic. A centrocampo, Konoplyanka occuperà la corsia mancina mentre Zozulya agirà sulla corsia opposta. In mezzo, Rotan e Giuliano, mentre in avanti spazio al tandem Kalinic–Seleznev.
PARTIZAN BELGRADO (Gruppo H – Inter, Neftchi, Rubin Kazan) – La sindrome da Europa che affligge Juventus e Manchester City si è allargata anche in Serbia. Il Partizan sembra aver contratto questa pseudo-malattia che, nel contesto europeo, toglie certezze alle capoliste, o meno nel caso del City, dei rispettivi campionati. Il Partizan è, infatti, reduce da ben sette vittorie consecutive in campionato. Tuttavia, in Europa League ha ottenuto uno scialbo 0-0 casalingo contro il Neftchi e una sconfitta esterna contro il Rubin Kazan. A San Siro giunge una squadra che necessita, dunque, di una vittoria per rimettersi in marcia nel girone. Vladimir Vermezovic si augura un risultato positivo. Certo, la qualità dell'Inter è superiore, anche con il turnover che opererà Stramaccioni.
Il Partizan usa molto le corsie esterne in fase d'attacco, in modo tale da favorire i fratelli Marko e Stefan Scepovic, che si devono costantemente dividere una maglia da titolare, in quanto hanno circa le stesse caratteristiche tattiche. In formazione, potrebbero non essere presenti entrambi, qualora Vermezovic decidesse di re-impiegare Mitrovic o Lazar Markovic (vero e proprio gioiellino, da non confondere con l'omonimo Sasa). Vista la duttilità di quest'ultimo, c'è da scommettere che sia il primo a costituire il riferimento offensivo, con Markovic spostato sulla linea dei centrocampisti. In questo reparto agiranno anche Medo, Ilic, Jojic e Ninkovic. Confermato il pacchetto arretrato composto da Miljkovic, Ostojic, Ivanov e Volkov.
PANATHINAIKOS (Gruppo J – Lazio, Maribor, Tottenham) – La crisi di risultati non è ancora terminata. Ci sono stati miglioramenti, ma il Panathinaikos non è ancora una squadra che può affidarsi a determinate certezze. L'attuale stato fisico e mentale della squadra greca può permettere alla Lazio di allungare nella classifica del girone e guardare, con buon ottimismo, alla qualificazione. I tre punti sarebbero benedetti. Una sconfitta complicherebbe le cose ma non andrebbe a recidere ogni speranza. E' un crocevia fondamentale, invece, per il Panathinaikos che si trova con solo un punto in classifica, frutto di un buon pari (1-1) contro il Tottenham. E' proprio il segno X quello che compare più spesso in questa stagione, specialmente al Louis Spyros: cinque pareggi in cinque gare, tra campionato ed Europa League, è il bottino conquistato dalla formazione biancoverde (il dato resta, di poco, indifferente se si includono i due match casalinghi dei preliminari di Champions, terminati 3-0 contro il Motherwell e, appunto, 0-0 contro il Malaga).
Mister Jesualdo Ferreira ha allestito una squadra complessivamente robusta, che trova tuttavia difficoltà nel concretizzare le azioni. Sia in termini di gol fatti che di gol subiti, si rasenta la media dell'1 a partita. Una prospettiva mediocre per una squadra che, specialmente nel campionato greco, si è sempre attestata ai vertici.
Ci sono ancora dubbi sulla formazione che scenderà in campo questa sera. Da valutare le scelte di Ferreira, il quale può optare per un 4-4-2 più coperto o un 4-3-3 maggiormente offensivo. Teniamo buona la prima ipotesi e azzardiamo una formazione con Karnezis in porta, linea a quattro con Seitaridis, Triantafyllopoulos, Pinto e Spyropoulos. La linea mediana dovrebbe contare sulle spinte esterne di Sissoko (in alternativa c'è Owusu-Abeyie) e Zeca, con Vitolo e Marinos in mezzo. La coppia d'attacco dovrebbe essere formata da Toché e Christodoulopoulos.




















