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Euroavversari, Speciale Champions League: il Malaga non lascia ma raddoppia

Ecco tutto cio' che c'e' da sapere sugli avversari del Milan

EUROAVVERSARI CHAMPIONS LEAGUE SCHEDA MALAGA MILAN / ROMA – Una storia recente. Come tutte quelle nate così, da genitori petrolieri. Anche il piccolo Malaga ha avuto un buon appeal in Spagna, tale da poter attrarre investitori. Sempre arabi, sempre gente che in banca ha un conto con più, e più zeri. Non manca nemmeno lo sceicco Abdullah Al-Thani al banchetto europeo che vede la grande famiglia già proprietaria del Paris Saint Germain. Il cugino del succitato presidente del club spagnolo ci ha messo poco a capire come funziona il giochino, attirando campioni planetari come Ibrahimovic, Thiago Silva, Pastore e compagnia bella. Ci ha provato anche il patron del Malaga, con buoni risultati nella prima intera annata. Quando le cose si sono rese complicate, dal punto di vista economico (debiti e congelamento dei premi Uefa a causa del passivo di bilancio), lo sceicco si è defilato, iniziando una campagna di ridimensionamento. La favola del Malaga, che sembrava di fatto essere appena iniziata, ha iniziato a sgretolarsi: lo sceicco non si fa più vedere, la società “regala” – a seconda di PellegriniSanti Cazorla all'Arsenal per 15 milioni e cede altri giocatori, anche di buone speranze, come Rondon. A fine mercato la magra consolazione arriva con Saviola, Santa Cruz e Onyewu. Gente che, da noi, sarebbe stata vista come scarto, esponenti del calcio che fu. O peggio ancora, se si pensa allo statunitense ex Milan. Le motivazioni, invece, hanno permesso un salto di qualità davvero inimmaginabile: terzo in campionato davanti al Real Madrid e primo nel girone di Champions League – con zero reti subite – il Malaga si è rigenerato, lasciando da parte i risultati finanziari e migliorando ancora quelli sportivi.

PUNTI DI FORZA – Le motivazioni sono alla base del successo di questa squadra che ha saputo estrarre il meglio dai succitati Saviola e Santa Cruz, facendo emergere le qualità di giocatori troppo presto snobbati come Joaquin ed Eliseu (leggi l'intervista al suo agente a Calciomercato.it). Quest'ultimo, con un passato impalpabile nella Lazio, si è dimostrato un elemento di grande validità in campo. Uno dei migliori assieme all'uomo-copertina Isco, capace di segnare una doppietta allo Zenit nel giorno del suo esordio nella manifestazione europea. Al di là delle individualità, c'è un lavoro tattico ben fatto dietro a tutto ciò. Merito di Pellegrini che, dopo la parentesi madrilena, ha saputo replicare, al Malaga, gli stessi buoni risultati visti al Villarreal. In attesa di migliorare anche il traguardo di quella finale di Champions League, mancata nel 2005-2006.

PUNTI DEBOLI – In questo momento, il Malaga si è trovato di fronte poche formazioni esperte e di grande qualità. L'unica, in questo senso, è l'Atletico Madrid che, in campionato, ha avuto la meglio solo grazie all'autorete di Welington a fine gara. A parte la mancanza di avversari di grande calibro, il Malaga non ha messo in mostra grossi deficit a livello tattico. Le occasioni, in questo caso per il Milan, nascono dalle pesanti assenze del terzino Nacho Monreal e dell'esperto Jeremy Toulalan.
Il portiere Kameni è veramente un terno al lotto. Ultimamente ha abituato a buone prestazioni ma, specialmente in passato, ha alternato parate miracolose a papere colossali.

TALENTI A CONFRONTO – Da tenere d'occhio è sicuramente Isco. Il gioiellino nativo di Benalmadena si è formato calcisticamente nel Valencia ma col Malaga ha avuto la sua esplosione. Un giocatore di grande qualità, capace di effettuare giocate di particolare concretezza, senza particolari virtuosismi. Il tiro è una delle specialità della casa. Lui resta, senza dubbio, il giocatore di maggior qualità, nonché il pericolo numero uno.
In prospettiva, occhio a Juanmi. Il dicianovenne, cresciuto proprio nel Malaga, è visto come un predestinato: a 17 anni, ha battuto i record di Raul e Bojan, in qualità di più giovane giocatore della Liga a segnare una doppietta.

LA FORMAZIONE
Pellegrini non dovrebbe discostarsi dal solito 4-2-3-1, con qualche modifica per ovviare agli indisponibili. Fra questi c'è Nacho Monreal, il quale risulta difficile da sostituire in quanto il Malaga non ha in rosa un altro terzino mancino di ruolo. Nel corso dell'ultima gara di campionato, Eliseu è stato spostato nel ruolo di esterno basso. Una scelta che potrebbe essere riproposta in serata e che vedrebbe l'ex Lazio posizionato sulla linea completata da Gaméz, Demichelis e Welington. Camacho e Iturra dovrebbero formare la diga centrale. Più avanti, visto il possibile arretramento di Eliseu, sarà Portillo a occupare il ruolo di ala sinistra, con Isco centrale e Joaquin a destra. La presenza di Santa Cruz resta in dubbio. Più probabile che, dall'inizio, parta Javier Saviola.

CONFRONTI DIRETTI – Non esistono precedenti fra Malaga e Milan. Incontro inedito anche per le italiane, in generale, che non hanno mai calcato il prato de La Rosaleda. Quello di stasera sarà, tuttavia, il ventiduesimo incontro che il Milan sostiene in Spagna. Il bilancio non è positivo: nei 21 precedenti, i rossoneri hanno vinto solo in quattro occasioni a fronte di ben dodici sconfitte. L'ultimo successo risale alla stagione 2009-2010 quando una rete di Pato (doppietta), nel finale di gara contro il Real Madrid, permise al Milan di Leonardo di espugnare il Bernabeu.

UOMINI MERCATO – La situazione societaria non è ancora stabile. Servono denari per tornare in pareggio di bilancio e, soprattutto, per tornare a usufruire dei premi Uefa. Non è detto che nel mercato di gennaio, qualcosa possa succedere. I big sono blindati salvo offerte importanti. Isco ha già una valutazione che supera i 15 milioni di euro e pare, così, avvicinabile solo dalle big europee. Da qui a giugno, potrebbe succedere di tutto al tris offensivo SaviolaJoaquinSanta Cruz (il paraguaiano è ancora di proprietà del Manchester City). Tutti e tre vanno in scadenza a fine stagione. Una bella occasione per questa banda di trentenni che, al Malaga, ha trovato ancora tanta voglia di mettersi in mostra. Stessa situazione per il regista cileno – con passaporto italiano – Iturra, il difensore Welington e l'esterno mancino Duda.

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