Gli esterni d'attacco sono merce rara. Le italiane possono fare un pensiero al talento greco
MILAN ROMA LAZIO FETFATZIDIS / MILANO – Allargare il gioco, attraverso calciatori dotati di estro, talento e classe. Sono molte le squadre che cercano di forgiare su questi presupposti le loro fortune. Il 4-3-3 è un marchio di fabbrica di Zeman, mentre il nuovo corso del Milan prevede, dopo anni, un massiccio sfruttamento delle ali. La Lazio di Petkovic, infine, sta basando le proprie fortune su un centrocampo folto e ricco di qualità. Ecco, allora, che potrebbe essere, per tutti questi club, il caso di tenere d'occhio il 'Messi greco', Giannis Fetfatzidis.
OLYMPIAKOS NEL BENE E NEL MALE – Fetfatzidis decide, sin da giovanissimo, di seguire le orme del padre calciatore. Entra nelle giovanili del Vouliagmeni e passa per Glyfada e Sourmena. Sono annate in cui ha modo di mettere in luce il proprio talento. E che gli valgono la chiamata dell'Olympiacos, che batte la concorrenza di Aek Atene e Panathinaikos. Nel 2004, quindi, passa in biancorosso. Il 2009 è la stagione dei debutti, sotto Zico. La società sembra credere nel classe '90, a cui propone un rinnovo fino al 2015 (con tanto di clausola rescissoria da 12.500.000 di euro). In realtà, il rapporto di 'Fetfa' (come amano chiamarlo i tifosi del club del Pireo), con l'Olympiakos non risulta per nulla semplice. Se i fan impazziscono per le sue qualità funamboliche, non altrettanto fanno i manager che si alternano sulla panchina della squadra di Atene. Fetfatzidis, infatti, viene utilizzato quasi esclusivamente come 'jolly' da schierare a gara in corso, per scaldinare gli equilibri degli avversari. In tre anni – in campionato – colleziona solo 39 presenze (20 da titolare), riuscendo però a mettere a segno 5 reti. In Europa siamo fermi a 5 apparizioni con due gol. Inevitabile che il malumore del giocatore cresca. Anche perché 'Fetfa' si ritagila via via sempre più spazio nella Nazionale greca, in cui debutta subito dopo il Mondiale sudafricano. Protagonista delle quailficazioni all'Europeo di Polonia-Ucraina, viene convocato per la fase finale (in cui comunque non scenderà in campo). Curiosamente, la scarsa considerazione all'Olympiakos, fa il paio con quella precedentemente riservata a Kyriakos Papadopoulos, che dovette emigrare per consacrarsi.
IL 'MESSI GRECO' – Paragone importante per Fetfatzidis, visto che viene additato come il 'Messi greco'. L'agilità, la velocità e il controllo di palla, in effetti, sono impressionanti. La sua principale qualità, comunque, risiede nella capacità di stravolgere il ritmo di una partita. Forte della propria tecnica, infatti, mette a frutto la sua personalità. In questo modo, sa accentrare il gioco su di sè, risultando un fattore sia nella percussione palla al piede, sia nell'ultimo passaggio. Può certamente operare dietro una prima punta ma, anche per via di una capacità realizzativa ancora da migliorare e di un fisico tutt'altro che possente, è sulla fascia che può dare il meglio. Nell'uno contro uno, allargando il gioco per poi puntare verso l'area, risulta essere un vero 'grimaldello' per far saltare gli equilibri avversari.
NOME: Giannis
COGNOME: Fetfatzidis
NAZIONALITA': Grecia
DATA DI NASCITA: 21 dicembre 1990
CITTA' DI NASCITA: Drama
RUOLO: Centrocampista Offensivo/Attaccante
POSIZIONE: Destro, Sinistro, Trequartista / Ala
ALTEZZA: 168 cm
PESO: 64 Kg
PIEDE DI CALCIO: Sinistro
SCADENZA CONTRATTO: 30 giugno 2015
VALORE APPROSSIMATIVO DI MERCATO: 3,5 – 4,5 milioni




















