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Lo riconoscete?

Nuovo viaggio alla scoperta di calciatori dimenticati dal grande pubblico

 

LO RICONOSCETE CALCIATORI DIMENTICATI / ROMA – La nuova rubrica di Calciomercato.it si propone di raccontare la storia di alcuni calciatori che, pur avendo lasciato un segno più o meno profondo nella storia del calcio, per un motivo o per l'altro sono finiti nel dimenticatoio, lontano dai riflettori degli stadi e dalle luci della ribalta.

Oggi dedichiamo la rubrica a un giocatore che svolgeva un compito tattico ormai estinto nel calcio moderno: il libero. E lo ha fatto egregiamente, dagli esordi nel Latina nel 1979, passando per gli anni con le maglie di Genoa, Pisa e Fiorentina, fino al ritiro nel 1994-95 con la Carrarese: è Mario Faccenda, l'uomo che la vecchia guardia dei tifosi del 'Grifone' considera un eroe.

Il motivo è presto detto: 1981-82, ultima partita di campionato. Genoa e Milan lottano per la salvezza. Il Napoli sta battendo 2-1 il 'Grifone', i rossoneri vincono col Cesena. Basterebbe un pareggio ai rossoblù per salvarsi. Neanche a dirlo, si trasforma in una partita storica: i tifosi del Napoli incitano il Genoa, nasce un gemellaggio che perdura ancora oggi, e Faccenda riesce a siglare il gol del definitivo 2-2. Il Genoa si salva, il Milan retrocede in Serie B.

Questo è stato probabilmente il picco della carriera di Faccenda, che in quel di via Turati evoca ancora spettri terribili. Un libero che diede il la ad un gemellaggio che ha ormai superato i 30 anni. Ma soprattutto, un libero che mandò in Serie B il Milan. E oggi? Oggi Faccenda osserva talenti. Lo ha fatto per la Fiorentina, poi per il Palermo del d.s. Foschi, quindi per l'Atalanta. Il difensore ammazza-giganti osserva: chissà che non peschi un altro goleador delle retrovie. Il Milan, ovviamente, spera di no.

 

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