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Euroavversari, Speciale Champions League: le tredici vittorie consecutive dello Shakhtar

Ecco tutto cio' che c'e' da sapere sugli avversari della Juventus

EUROAVVERSARI SPECIALE CHAMPIONS LEAGUE SHAKHTAR DONETSK JUVENTUS / ROMA – Fidarsi è bene. Non fidarsi è nettamente meglio, specie se ti trovi di fronte quella vecchia volpe di Mircea Lucescu. L'allenatore rumeno, già sedutosi sulla panchina di Pisa, Brescia, Reggiana e Inter, è capace di riservare diversi scherzi, anche a formazioni più blasonate della sua. Lo sa bene la Roma che tra febbraio e marzo 2011 si è vista recapitare un'eliminazione dalla Champions League, con tanto di sei gol incamerati tra andata e ritorno. Certo, la Juventus di oggi non è come la Roma di allora. C'è, tuttavia, da stare attenti a questo Shakhtar che, in due anni, ha perso solo Jadson. Mantenuta l'ossatura della squadra di due anni fa, molti elementi si ritrovano con maggiore esperienza internazionale nel proprio bagaglio. Un qualcosa in più per entrare a testa alta nella casa della Juventus.
I bianconeri si ritrovano una squadra diametralmente simile, per risultati. Primo nel campionato nazionale, anche lo Shakhtar vanta una striscia d'imbattibilita invidiabile: in stagione non ha mai perso e nemmeno pareggiato. Tredici vittorie su tredici, tra campionato e coppe nazionali, costituiscono, dunque, il bottino stagionale.

PUNTI DI FORZA – Lo Shakhtar è presumibilmente la squadra più occidentale fra quelle dell'est Europa. Un gruppo ben assortito di giocatori di qualità che giocano un calcio estroso e molto concreto. La forza offensiva degli ucraini è ciò che può spaventare, alla vigilia di un match. In stagione hanno già regolato sia la Dinamo Kiev (3-1 alla Donbass Arena) e il Dnipro (2-1, nell'ultimo turno di campionato), altra candidata ai piani alti della classifica. Attenzione anche alla vena realizzativa di Henrikh Mkhitaryan, del quale avevamo parlato qualche mese fa. L'armeno, dopo un inizio spumeggiante, continua a finalizzare. Pur non essendo un attaccante di ruolo, il numero 22 degli arancio-neri è reduce da 4 gol in tre partite. Di questi, una doppietta in Champions ai danesi del Nordjaelland. Il bottino stagionale dell'armeno si attesta a 15 gol in 11 partite. Davvero non male.

PUNTI DEBOLI – Una squadra come la Juventus potrebbe portare a galla i problemi dello Shakhtar. La fase difensiva non è, certamente, delle migliori. Sebbene i centrocampisti operino un buon pressing e offrano validi aiuti al parco difensori, la squadra ucraina soffre la pressione tamburellante degli avversari. L'obiettivo bianconero è quello di tenere la formazione di Lucescu schiacciata nella propria metàcampo e, possibilmente, regolare fin dai primi minuti la pratica. Un ultimo appunto sul portiere Pyatov. L'estremo difensore ucraino ha abituato a grandissimi prestazioni e anche a papere tutt'altro che lodevoli.

TALENTI A CONFRONTO – Detto di Mkhitaryan, c'è da tenere d'occhio il brasiliano Willian. Esterno veloce, capace di approfittare degli spazi, il verdeoro è uno dei giocatori più talentuosi della compagine est-europea. Menzione doverosa al capitano Dario Srna che, nello Shakhtar, ha trovato una sua dimensione, stabile e importante. Il croato, che gioca sulla corsia bassa destra, si fa trovare pronto non solo in fase difensiva ma anche in avanti. In passato, è stato spesso capace di timbrare il cartellino con un gol.

LA FORMAZIONE – Lucescu non è uno che cambia. Del resto la sua, è una squadra che vince. Forte del luogo comune di natura italiana, l'allenatore rumeno tiene buoni gli 11 che hanno conquistato punti preziosi contro Dinamo e Dnipro. Pyatov andrà, dunque, tra i pali, con Srna, Kucher, Rakitskiy e Rat a completare il pacchetto difensivo. In campo con il 4-2-3-1, lo Shakhtar schiera Fernandinho e Stepanenko in qualità di interditori. L'unico dubbio proviene da questa zona del campo: Lucescu potrebbe, infatti, decidere di inserire Hubschmann al posto del centrocampista ucraino. Nessun dubbio in avanti, con Ilsinho, Mkhitaryan e Willian dietro all'unica punta di ruolo Luiz Adriano.

CONFRONTI DIRETTI – Lo Shakhtar è una squadra che, negli ultimi anni, ha avuto una costante presenza in ambito continentale. Contro la Juventus non ha precedenti, anche se è stata avversaria di squadre italiane in diverse occasioni. Prima fra tutte il Vicenza, negli ottavi di Coppa delle Coppe della stagione 1997-1998 (i veneti si imposero 3-1 in Ucraina e 2-1 in casa). Alle prime due sconfitte, ne seguirono in seguito altre 10. Il bilancio si completa con un pareggio e tre vittorie ucraine, tutte contro la Roma (la prima nel girone di Champions 2006-2007 e, poi, negli ottavi 2010-2011 della competizione europea).

MERCATO – Lo Shakhtar è una delle botteghe maggiormente care di tutto l'est. Il patron, e magnate, Rinat Akmetov ripone diversi denari nella sua squadra. L'obiettivo è accrescere ulteriormente il prestigio della prima squadra di Donetsk. Difficile privarsi dei propri talenti anche se, dietro congrua offerta, ci si può pensare. Tutti gli elementi di rilievo della squadra sono, altrettanto, ben ancorati a livello contrattuale.
La volontà dei giocatori può, tuttavia, smuovere le acque. In estate, Willian ha provato a chiedere la cessione. Su di lui, si sono interessate Tottenham, Chelsea e proprio la Juventus. Alla fine non se n'è fatto nulla. La stampa inglese ha precisato che i Blues di Abramovich erano disposti a investire fino a 35 milioni di euro. Offerta che lo Shakhtar ha cortesemente rifiutato per un giocatore che, sotto sotto, non voleva più restare in Ucraina e né, tanto meno, contribuire alla causa. Giudicate voi.

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