Il tecnico sulla cresta dell'onda dopo la vittoria pesante ottenuta in Sardegna
CAGLIARI PESCARA STROPPA ZEMAN ROMA / PESCARA – Vola il Pescara di Giovanni Stroppa. L'inizio è stato difficile, e non poteva essere diversamente se raccogli l'eredità pesantissima di Zdenek Zeman, ma ora le cose stanno andando nel verso giusto. Ed il Pescara punta forte alla salvezza. “Mi hanno accolto nel migliore dei modi. Sono venuto a vivere in città con mia moglie Alessandra e i figli Andrea e Angelica. Stiamo benissimo, ci piace, c'è molto affetto nei nostri confronti. – ha detto il tecnico a 'La Gazzetta dello Sport' – Zeman resta l'unico maestro. Non so cosa succede, ma qui ha fatto un'impresa. Io continuo a sentirlo, non credo di fare meglio di lui. Ma lavoro perché questa città vuole mantenere la categoria e lo meriterebbe. Noi abbiamo fatto una brutta partita solo col Torino. Ma con la Samp ne avevamo fatta una ottima. E piano piano siamo cresciuti. L'importante è giocare senza presunzione e soffrire insieme. Dobbiamo renderci conto che sarà una battaglia durissima, fino all'ultima giornata. Ma l'importante è esserci. Il gruppo è giovane e buono”.
WEISS E QUINTERO “Quintero è giovane, ma è giocatore vero. Chiaro, si deve adattare. Weiss fa giocate importanti, ma deve stare sempre sul pezzo ed entrare col piglio giusto, come col Cagliari. Io sto facendo giocare solo gente di talento. Ma è chiaro che la qualità deve sempre accompagnata da una brillante condizione fisica. Per salvarsi ci vuole proprio tutto”.
M.D.F.
