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Inter, Cassano: “Al Milan giocavo solo grazie ad Ibra”. E su Capello, Garrone e Messi…

L'attaccante nerazzurro parla della sua esperienza in rossonero e non solo

INTER PAROLE CASSANO / MILANO – E' un vero e proprio Antonio Cassano show quello andato in onda in serata sugli schermi 'Mediaset' alla trasmissione 'Undici' condotto da Pier Luigi Pardo. L'attaccante dell'Inter sta vivendo un inizio di stagione molto positivo e il buon umore si riflette anche fuori dal campo. Si parte dal Milan, vecchio amore del barese: “Non mi facevano sentire importante io volevo giocare o almeno che mi dicessero le cose in maniera chiara. Devo ringraziare Zlatan che mi sponsorizzava, altrimenti non so quanto avrei giocato…”

CARRIERA –  Non ho mai reso al cento per cento delle mie potenzialità, ma va bene lo stesso. All'Inter mi fanno sentire importante, per me l’importante è essere felice e qui lo sono. Ho tanti nemici nel mondo del calcio, ma all’Inter mi vogliono bene.

ROMA E SAMPDORIA – A Roma ho avuto il più grande allenatore della mia carriera, Fabio Capello. La stima che ci ha legato e ci lega tuttora è immensa. Se potessi tornare indietro non tratterei male Garrone, mi voleva bene come un figlio, ora stiamo cercando di recuperare il rapporto. Anzi, mi piacerebbe chiudere la carriera in maglia blucerchiata. 

FUTURO – La Juve in questo momento non ha rivali e il Napoli è ormai una realtà consolidata, ma abbiamo le qualità per stare a ruota ad entrambe le squadre. Milito vincerà la classifica marcatori, il Barcellona vincerà la Champions e Messi, che per me è più forte di Maradona, rimarrà il più forte anche per i prossimi 10 anni”.

 

M.B.

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