Sabato sera l'atteso match a Torino fra le due compagini che da sempre non si amano
ROMA JUVENTUS ZEMAN POLEMICHE / ROMA – Juventus-Roma non è mai stata una partita come le altre. La rivalità fra le due squadre è sempre stata altissima, i rapporti fra le tifoserie pessimi, gli sgarbi reciproci. Una è l'antitesi della'altra, la nemica per eccellenza. Addirittura nella Capitale c'è più acredine con la Juventus che con la Lazio: e ciò rende bene l'idea di quanto i bianconeri siano invisi ai giallorossi. E viceversa. Quella di sabato sera allo Juventus Stadium sarà ancora più del solito una partita infuocata. Già perché sulla panchina della Roma siede quello che da anni è il nemico numero uno della Juve: Zdenek Zeman. Uno che non ha mai avuto peli sulla lingua a dire quello che pensa per quanto scomodo e poco politically correct possa essere. Uno che denunciò le combine di Moggi&co ancor prima che scoppiasse Calciopoli e parlò di doping nel calcio quando ancora nessuno aveva il coraggio di dirlo. Insomma un personaggio scomodo che si è sempre mostrato ben poco magnanimo con la Juventus. Anche quest'estate appena tornato alla guida della Roma Zeman ha commentato a suo modo il caso Calcioscommesse non risparmiando parole dure sulla condanna di Conte che subito ha scatenato la violenta replica di Marotta&co. E poi c'è il campo. Dal gol annullato a Turone ai colpetti proibiti di Tudor e Zidane, ai gesti simbolici di Totti, Juventus e Roma non si sono mai risparmiate, offrendo uno spettacolo unico. Certo, c'è da temere per l'ordine pubblico, per le risse, per una violenza gratuita e fuori luogo che dimostrerebbe quanto il calcio sia una becera appendice del peggio umano, ma c'è anche da aspettarsi e soprattutto augurarsi, che la verve polemica, la rivalità, prenda forma -non davanti ad un microfono come capita troppo spesso – ma nelle giocate, nell'agonismo, nello spettacolo. Che diventi quindi emozione palpitante come solo il calcio sa farla essere. A Juventus e Roma il compito. Arduo.




















