L'allenatore emiliano traccia la strada del suo Psg: “Prima il campionato, poi la Champions. 'Ibra' un vincente”
MERCATO PSG, ANCELOTTI MILAN NEYMAR KAKA' / PARIGI (Francia) – Inizio assai stentato e prime critiche per il 'colosso' Paris Saint-Germain. Vista la campagna acquisti faraonica operata nell'attuale finestra di mercato, l'undici di Carlo Ancelotti ha un solo imperativo: vincere, anzi stravincere, in particolare sul suolo francese. E l'allenatore emiliano sa benissimo che non ci sono altre alternative in questo senso: “Non possiamo fallire il titolo. In Champions ci vorrà più tempo, ma il nostro obiettivo è arrivare entro 2-3 anni in semifinale. Una volta che sei tra le prime quattro, poi, può succedere di tutto – ha dichiarato Ancelotti alla 'Gazzetta dello Sport' -. Ibrahimovic? Non sarebbe un problema essere dipendenti da Zlatan. La squadra deve agevolare la qualità di 'Ibra'. Lui ha le potenzialità per diventare capocannoniere anche in Ligue 1, è un vincente”. Parole d'elogio anche per Verratti: “E' un regista classico, per ora sono molto soddisfatto di come sta andando, deve solo adattarsi al campionato francese”.
COLONIA BRASILIANA – “Era più il Manchester United ad essere vicino a Lucas. Alla fine però i giocatori scelgono il progetto. Da noi Lucas trova una colonia brasiliana – spiega Ancelotti -. In generale esiste una legge di mercato e poi a Parigi si vive meglio. Comunque non faremo 4-5 colpi all'anno, nella prossima stagione serviranno solo un paio di aggiustamenti. Neymar? No, in quel ruolo siamo coperti”.
NOSTALGIA ITALIA – “Un giorno torno magari per la Nazionale e il Milan lo allenerei anche gratis. Galliani lo sa e penso che in passato ne abbia anche approfittato un pò”.
MILAN COMPETITIVO – “Il Milan ha perso due giocatori importanti, ma rimane competitivo in Champions dove contano l'esperienza e la tradizione. se dovessimo incontrarlo sarebbe una partita equilibrata e per me emozionante”. Ancelotti fa le carte alla prossima Serie A: “Possono vincere il campionato, per la Juventus sarà più dura, dovendo gestire anche la squalifica di Conte. Poi vedo Inter, Roma e Napoli“.
TOP PLAYER ROSSONERO – “Kakà non è a fine carriera, ha solo bisogno di giocare e di un ambiente che lo sostenga. Sono dell'idea che se Kakà tornasse al Milan la cosa gioverebbe ad entrambi”.




















