L'allenatore bianconero si presenta davanti ai microfoni dei giornalisti nel ritiro di Chatillon
JUVENTUS, CONFERENZA STAMPA CONTE / CHATILLON (Aosta) – Prima conferenza stampa stagionale per Antonio Conte. La Juventus, in quel di Chatillon, sta preparando la nuova annata dopo il trionfo tricolore del maggio scorso: un ritiro, quello valdostano, iniziato però non nel migliore dei modi dopo la convocazione a Roma per l'allenatore leccese in merito all'indagine sullo scandalo del calcioscommesse. “E' una brutta vicenda, ho grande fiducia in chi sta indagando – ha esordito Conte -. La società e i giocatori sanno chi è il loro allenatore. La mia vita è sempre stata credibile, e io sono molto tranquillo: ho spiegato punto per punto, sono sereno. Dalla fine del calcio giocato ad oggi, ossia circa un mese e mezzo, ho avuto tantissimi pensieri, passando momenti bui, tristi. Ho grandissima fiducia in chi conduce le indagini”.
OBIETTIVI E MERCATO – “Sento troppo entusiasmo intorno a noi: ora l'obiettivo sarà confermarci ai livelli della stagione precedente in Italia, puntando ad andare il più avanti possibile in Champions League. Cerchiamo un top player come Vidal, un giocatore dal sicuro rendimento e dal prezzo contenuto. Visto che due, tre anni fa siamo arrivati settimi, non dimentichiamoci che dopo lo Scudetto dello scorso anno il nostro principale obiettivo sarà continuare a far bene in Italia. Per il mercato parlate con Marotta: io so cosa c'è da fare, la società sa cosa c'è da fare, quindi… c'è da fare”.
DEL PIERO – “Ale è presente: rappresenta e sempre rappresenterà la storia della Juventus. E' strano che dopo tanti anni non ci sia. Devo ringraziare sentitamente sia lui che Buffon: l'anno scorso mi sono stati molto vicini. Del Piero ci mancherà, ma gli auguro ogni fortuna. La maglia 10? Deciderò con la società chi la indosserà, non è un problema”.
LUCIO – “E' un top player preso a parametro zero, rientra nei nostri parametri: è un professionista, ha sposato in pieno il nostro progetto”.
ZEMAN – “Bentornato in Serie A al boemo. Sarà il campo a parlare, dà sempre le risposte migliori”.
IBRAHIMOVIC E THIAGO SILVA – “Se vengono valutati rispettivamente 30 e 40 milioni di euro significa che la stagione scorsa abbiamo fatto qualcosa di straordinario: erano gli altri ad avere giocatori che valgono quelle cifre, non noi”.
